Rimini, assistente sociale del Comune minacciato da un padre: ottiene risarcimento e lo dà ai figli dell'uomo

L'assessore Gianfreda ringrazia l'assistente sociale che ha trasformato le minacce subite in un gesto di speranza per i figli della violenza

A cura di Riccardo Giannini Redazione
12 dicembre 2025 13:24
Rimini, assistente sociale del Comune minacciato da un padre: ottiene risarcimento e lo dà ai figli dell'uomo -  Tribunale di Rimini
Tribunale di Rimini
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Un gesto che parla di dignità professionale, profonda umanità e vicinanza alle vittime invisibili. L'Assessore ai Servizi Sociali Kristian Gianfreda esprime la sua sentita gratitudine a un'assistente sociale del Comune di Rimini che, dopo aver subito gravi minacce verbali da parte di un padre, già condannato precedentemente per violenza familiare, ha scelto di reagire attraverso gli strumenti della legge e di devolvere l'intero risarcimento ottenuto proprio ai figli di quel genitore violento.

"Di fronte a questa storia - dichiara l'Assessore Gianfreda - sento il bisogno di ringraziare il lavoro di questa professionista che ha avuto il coraggio di trasformare un'esperienza di minaccia in un messaggio forte e chiaro: ha scelto di spezzare la catena della violenza attraverso un atto di giustizia e generosità, dimostrando che esiste sempre un'altra via, quella della responsabilità e della cura".

L'assistente sociale, che opera quotidianamente a sostegno di famiglie con minori in situazioni di vulnerabilità, ha sporto querela in Questura dopo le minacce ricevute. Il procedimento si è concluso con una transazione e un risarcimento economico che ha deciso di destinare ai figli del suo aggressore con una dedica che testimonia il senso profondo del suo lavoro:

"Alle vittime invisibili, occhi grandi e orecchie attente, spesso nascoste e impaurite dietro a porte sottili, a volte coraggiosi baluardi, a difendere chi è più grande, ma sofferente. Figli la cui vita è stravolta dalla violenza, da parole e gesti non gentili scambiati tra le persone che più al mondo dovrebbero amarli e proteggerli". Nelle parole emerge anche il richiamo alla sua comunità professionale: "Quella che anche quando infangata, insultata, aggredita e minacciata, continua instancabile ad operare al fianco di bambini, ragazzi, famiglie e persone fragili o in difficoltà. Una professione che non cerca risarcimento economico, ma riconoscimento del proprio valore e quella fiducia indispensabile a creare reti e relazioni che stanno alla base del processo d'aiuto".

"Queste parole descrivono perfettamente la realtà quotidiana dei nostri servizi sociali - sottolinea Gianfreda - E nel distretto socio-sanitario di Rimini sono circa 1.800 i minori attualmente presi in carico: dietro ogni numero c'è una storia, una famiglia, spesso situazioni complesse e conflittuali. Gli operatori che se ne occupano meritano non solo il nostro ringraziamento, ma il riconoscimento concreto del loro lavoro e la garanzia di poter operare in sicurezza".

Il gesto dell'assistente sociale si rivolge simbolicamente anche "agli autori di violenza, perché sappiano che esiste un altro modo e sempre una possibilità di cambiamento". Una visione che non rinuncia alla giustizia ma che mantiene aperta la porta della speranza e del cambiamento.

"Come Amministrazione comunale ribadiamo il nostro impegno nel tutelare chi lavora ogni giorno per proteggere i più fragili - conclude l'Assessore -. Non possiamo e non vogliamo rimanere passivi di fronte alle aggressioni e alle minacce verso gli assistenti sociali. Questo episodio ci ricorda quanto sia urgente costruire una cultura del rispetto verso chi opera nel sociale e quanto sia prezioso il lavoro silenzioso di professionisti che, nonostante tutto, continuano a credere nel loro mandato: prendersi cura di chi ha più bisogno".

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