Rimini, aumentano le "spaccate": "Proviamo a contrastarle con l'intelligenza artificiale"
Lo annuncia la Vigilar: "Le nuove telecamere mandano il segnale a un algoritmo che riconosce se ci sia un movimento anomalo"


Le ultime settimane hanno riportato la sicurezza al centro del dibattito tra commercianti e cittadini delle province di Rimini e Pesaro. Nel mirino sono finite soprattutto gioiellerie e negozi di alta gamma, colpiti da gruppi che agiscono con rapidità e in orari notturni, spesso utilizzando auto-ariete. In questo contesto Vigilar, istituto di vigilanza con sede operativa tra Romagna e Marche, annuncia un potenziamento delle proprie tecnologie di controllo basate su intelligenza artificiale applicata alla videosorveglianza.
«La criminalità oggi si muove veloce e in modo organizzato — spiega il titolare Alessandro Giuliani — e non è più sufficiente una telecamera che registra passivamente. Oggi serve un sistema che osserva, interpreta ciò che vede e segnala automaticamente ogni comportamento anomalo. L’intelligenza artificiale ci permette proprio questo: trasformare un semplice impianto in una vera barriera di prevenzione».
Il modello proposto da Vigilar si basa su un pacchetto di sicurezza completo, fornito in comodato d’uso per evitare investimenti iniziali pesanti. Le telecamere vengono installate e collegate direttamente alla Centrale Operativa dell’istituto, che effettua videoronde da remoto e verifica automaticamente ogni segnalazione. Le immagini vengono analizzate da algoritmi capaci di distinguere tra movimenti innocui e intrusioni sospette. In caso di allarme reale, la Centrale può intervenire in voce sul posto (parlando attraverso gli altoparlanti del sistema) oppure attivare una pattuglia in tempo reale, fornendo agli operatori le immagini in diretta e una descrizione precisa dell’evento.
«Il vantaggio — continua Giuliani — è che non passano minuti, ma secondi tra l’evento e la reazione. Una volta avvisati, i nostri uomini sanno già cosa sta accadendo, dove, con quante persone coinvolte e come stanno agendo. Questo permette di intervenire in modo rapido e mirato».
Grazie alla connessione diretta con la Centrale Operativa, è possibile effettuare videoronde in tempo reale, intervenire con messaggi di dissuasione audio o, nei casi più critici, far partire immediatamente una pattuglia sul posto. «La differenza rispetto al passato – prosegue Giuliani – è che oggi l’allarme non arriva dopo il danno, ma mentre il reato è in corso o addirittura prima. L’IA riconosce il comportamento anomalo prima ancora dell’effrazione vera e propria».
Aggiunge Giuliani: «Le nuove telecamere mandano il segnale a un algoritmo che riconosce se ci sia un movimento anomalo. Faccio un esempio concreto: se dentro una filiale bancaria o davanti a un bancomat compaiono due persone in piena notte, magari col volto coperto, il sistema lo segnala immediatamente a noi come allarme prioritario. A quel punto possiamo far partire le pattuglie Vigilar e avvisare subito le forze dell’ordine, intervenendo prima che inizino a colpire davvero. È chiaro che se arrivi quando la spaccata è già partita, fai poco. Il punto è anticipare l’azione. L’IA applicata alla videosorveglianza non aspetta che qualcuno sfondi la vetrina: analizza le abitudini, distingue un passante da chi sta facendo un sopralluogo e, se qualcosa non torna, attiva sirene o pattuglie direttamente. È la stessa logica che usano negli aeroporti per segnalare un bagaglio abbandonato».
Attraverso una semplice app collegata alle telecamere, anche il cliente può controllare la propria attività a distanza, verificare la reale consistenza degli allarmi e dialogare con la Centrale Operativa. Il sistema viene mantenuto efficiente tramite controlli periodici e assistenza on demand da parte di personale specializzato.