Rimini Calcio, aspettando Di Matteo c'è la Pianese
Mister D'Alesio: “Non abbiamo avuto contatti con chi dovrebbe subentrare, ad oggi ci rapportiamo con l'amministratore giudiziario Antonio Buscemi"
In mezzo alla tempesta societaria, con un futuro quanto meno incerto e l’imprenditore edile Nicola Di Matteo alle porte (davvero c’era chi credeva ad una multinazionale in arrivo?), una classifica sempre più grave dopo la penalizzazione di altri tre punti (ora ultimo posto a -4), il Rimini è di scena sabato (calcio d'inizio alle 17,30) sul campo della Pianese dell'ex biancorosso Gorelli (14 punti). Assenti Falasco, Gemello e Pedro.
Inutile chiedere a mister D’Alesio informazioni sul passaggio societario. “Non abbiamo avuto contatti con chi dovrebbe subentrare, ad oggi le persone a cui noi ci affidiamo è l’amministratore giudiziario Buscemi. Quando ci saranno novità ci rapporteremo con la nuova società. I punti di penalizzazione? fanno male, ma non possiamo fare nulla. L'unica cosa che possiamo fare è giocare per vincere. Togliamoci dalla testa il pensiero della società e della società e penalizzazione, qualsiasi ‘se’: abbiamo una partita sabato. Viviamo solamente del presente, che ci dice che alle 14:30 saliamo sul pullman e domani abbiamo una partita molto bella da giocare".
Mister, dove trovate le energie per andare avanti?
“Le energie ce le dà il fatto che abbiamo una dignità da proteggere, dei rapporti all'interno dello spogliatoio da proteggere, quello che stiamo vivendo da proteggere. Ogni volta dobbiamo fare un lavoro per ricordarci questa cosa e ricordarci che nella vita ci sono cose più gravi. Dobbiamo pensare positivo, alla partita che ci aspetta, a quello che facciamo e abbiamo sempre sognato da bambini. I ragazzi sotto questo punto di vista sono encomiabili, riescono a spostare subito il focus dagli aspetti esterni al campo all'aspetto interno. E’ normale con questo periodo d'incertezza avere delle flessioni, com'è stato per me nella settimana col Bra in cui c'è stato un piccolo calo emotivo, che però non deve giustificare la prestazione col Bra. Dobbiamo fare un lavoro di testa, essere forti e lo siamo. Per un gruppo forte farsi prendere da queste situazioni vuol dire essere fragili e noi non lo siamo".
Che partita si aspetta?
"Dobbiamo dare una risposta positiva a noi e a chi ci vuole bene. Devo dire che la partita col Bra un pochino ci ha fatto male perché non ci aspettavamo di perdere e di non essere all’altezza; da un punto di vista dell'impegno, dell'atteggiamento, ci siamo stati, non ho visto una mancanza. Forse siamo stati meno brillanti, con meno fuoco dentro. Dal punto di vista tattico ho rivisto la partita e ho visto anche alcuni errori che ho commesso io. Non possiamo promettere la vittoria, ma la massima volontà ed impegno per poter tornare da questa trasferta anche con un successo. Pur affrontando un avversario con motivazioni forti, giocheremo ad armi pari".
Nella giornata di giovedì è arrivato un altro -3 oltre al divieto di trasferta per i tifosi. Com'è il morale?
"Ogni giorni c’è una comunicazione negativa. È difficile sorridere in questo momento, ma dobbiamo trovare anche in questa situazione uno spiraglio a cui aggrapparci, qualcosa su cui spostare la realtà. Tra noi non si parla di queste vicende, i pensieri negativi non ci portano da nessuna parte e allora ognuno dentro di sé e all’interno della squadra deve trovare la forza mentale. Innervosirsi e piangersi addosso non risolve nulla”.
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