Rimini Calcio, c'è anche il campo che chiama: ecco la sfida con l'Ascoli

Mentre succede di tutto attorno alla squadra di D'Alesio, i biancorossi sono di scena sabato al Neri (17,30). Il tecnico: "La squadra è viva, chiedo umiltà e coraggio"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
14 novembre 2025 14:07
Rimini Calcio, c'è anche il campo che chiama: ecco la sfida con l'Ascoli - Filippo D'Alesio
Filippo D'Alesio
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Di Stefano Ferri

Astraendosi per un attimo, se possibile, dalle vicende societarie, si sono quelle puramente sportive da seguire nell’immediato, cioè la sfida di sabato al Neri contro l’Ascoli (ore 17,30), terza in classifica e con la migliore difesa (4 gol subiti), un pareggio e una sconfitta nelle due ultime partite (8 punti nelle ultime cinque).

Mister Filippo D’Alesio si astrae assieme ai suoi ragazzi dalle vicende societarie: “Ci siamo abituati, le viviamo ignorando quello che succede fuori dal campo, che non ci porta da nessuna parte e sulle quali non possiamo sprecare energie. Abbiamo fatto una settimana con la testa libera, in cui abbiamo pensato solo al campo. Non ci sono state riunioni, l'amministratore Buscemi ci ha garantito quello di cui abbiamo bisogno”.

D'Alesio (all. Rimini)

Avete avuto altri contatti con quella che dovrebbe essere la nuova proprietà?

“Gli unici contatti li abbiamo avuti in ritiro a Piancastagnaio. Fino a che non c'è l'ufficialità parliamo con Buscemi. Bisogna aspettare lo sblocco delle quote societarie e noi aspettiamo".

Vi attende un ostacolo alto, l’Ascoli…

“E’ un periodo nel quale da un punto di vista dei risultati stiamo facendo più fatica, ma contro la Pianese i ragazzi hanno dato prova di unione. Non dobbiamo farci influenzare dai risultati. Anche questa settimana i ragazzi hanno dato dimostrazione di voglia e di entusiasmo. Sarà una partita tosta, ma bella, da giocarsi a viso aperto, sulle individualità, e col piacere di confrontarsi con avversari che hanno caratteristiche importanti. Da parte nostra non dobbiamo snaturarci".

Per l'Ascoli un punto nelle ultime due partite. Quali dovranno essere le armi del Rimini?

"E’ vero, però le prestazioni contro Ravenna e Gubbio sono stati molto importanti. Che Rimini dovrà essere? Una squadra umile, ancora più attenta sui duelli, ci dovremo aiutare l’un l’altro ancora di più, non avere pause. Cercheremo di avere equilibrio e non essere rinunciatari”.

Dopo il -3, crede ancora nella possibilità di risalire in classifica?

"Sì. Tre punti sono una partita in più da vincere, so che vincere le partite non è facile, siamo chiamati a fare qualcosa in più. Bisogna avere pazienza, da qui a gennaio ci sono sei partite importanti, da giocare con entusiasmo, senza l'assillo del risultato altriementi rischiamo di sortire l’effetto contrario. Il Rimini è vivo, coraggioso, tenace, umile, dal primo giorno non ha mai mollato e così deve continuare a fare”.

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