Rimini Calcio, Di Matteo replica a Gnassi: "Sono pronto a passare la mano"

L'imprenditore: "Sempre agito nel rispetto della legalità"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
14 novembre 2025 10:18
Rimini Calcio, Di Matteo replica a Gnassi: "Sono pronto a passare la mano" - Nicola Di Matteo
Nicola Di Matteo
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"Nella mia vita ho agito sempre e soltanto nel rispetto della Legge, dello Stato Italiano, della legalità e soprattutto della moralità e delle Istituzioni. Ad oggi, il Gruppo rappresentato dallo scrivente, ha esborsato per il Rimini F.C. la bellezza di oltre duecentocinquantamila Euro, dimostrando, con i fatti, l’amore per questa squadra e principalmente per tutta la Città di Rimini". Così Nicola Di Matteo, presidente in pectore del Rimini, replica in una nota all'interrogazione presentata dal deputato del Pd Andrea Gnassi. L'imprenditore, che ha firmato un preliminare vincolante di vendita con la Building Company, ribadisce il proprio obiettivo di salvare il Rimini dal fallimento societario. "L’essere di origine campana non rappresenta per il sottoscritto una scriminante e un epiteto razzista ma l’orgoglio di chi emigrato al nord molto giovane, partendo da umili origini, è riuscito a crearsi una vita degna e ricca di soddisfazioni, non da ultima, quella di poter diventare, con orgoglio, il Presidente del Rimini Football Club (squadra che ho da sempre sognato e fortemente voluto). Se essere innamorato della Città di Rimini, del Calcio e della vita, è un reato, lo scrivente allora, si ritiene certamente colpevole. Se per qualcuno invece, che rappresenta la maggioranza della popolazione e le Istituzioni, le mie origini campane, la mia passione smisurata per il Calcio e l’amore che ho già manifestato con i fatti per la squadra e la Città di Rimini, possono diventare un problema, mi ritengo pronto a passare la mano ritirandomi immediatamente, ahimè da questa avventura, con tutte le conseguenze del caso", evidenzia.

Di Matteo parla di momento delicato "dove l'unione della popolazione e delle Istituzioni tutte, dovrebbe rappresentare la normalità e soprattutto la forza di chi vuole stringersi attorno ad una squadra, che sta lottando sul campo per ottenere una miracolosa salvezza, dovrebbe essere la logica e la consuetudine, si continua invece a supporre congetture ed inesistenti illazioni, che per quanto attengono lo scrivente sono del tutto infondate, frutto di fantasia, prive di fondamento alcuno e che servono, solo e soltanto, a destabilizzare un ambiente già evidentemente compromesso ed in sofferenza che in questo particolare momento invece, avrebbe solo e soltanto bisogno di manifestazioni di amore, di affetto, di fiducia, di attaccamento alla squadra, ai colori biancorossi, alla Città di Rimini e al Rimini Football Club".

L'imprenditore ribadisce: "Ho intrapreso questo percorso per amore verso questa Città e questo Club e, di conseguenza, ove dovessero ripetersi manifestazioni di disprezzo, discriminazione e avversione nei miei confronti mi vedrò inevitabilmente costretto a ritirarmi a vita privata, dal momento che inizio ad essere veramente stanco di subire sentenze di condanna nei miei confronti, mai pronunciate da chicchessia, di ricevere trattamenti ingiusti ed inappropriati e sopra ogni cosa e più di tutto nel dare senza ricevere neanche quel minimo di riconoscenza, gratitudine che dovrebbe rappresentare la normalità nei confronti di chi ha già investito tempo e denaro per il bene di una Città e della sua squadra più rappresentativa".

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