Rimini Calcio, dieci giorni al ritiro: big in bilico, ma al momento niente "fuggi fuggi"
Gli stessi giocatori biancorossi sono in attesa di notizie sul fronte societario

di Riccardo Giannini
Mancano 10 giorni al ritiro del Rimini Calcio e l'attesa sale. La società ha promesso un piano di interventi, per far fronte agli adempimenti economici richiesti, e nel frattempo la piazza rimane col fiato sospeso, così gli stessi giocatori biancorossi. Il ds Di Battista, fin dal termine dello scorso campionato, era consapevole della necessità di far quadrare i conti: per mantenere il budget dello scorso anno (o a fronte di una sua piccola diminuzione), era necessario operare qualche taglio negli staff tecnici. Così è nata anche l'idea di una soluzione low cost per la panchina e di dare fiducia a D'Alesio, un po' il "figlioccio" sportivo di Di Battista. Ma poi è arrivata la doccia gelata degli stipendi non pagati, fatto che ha lasciato spiazzati anche gli stessi dirigenti apicali del Rimini. Le parole di Sanapo a margine delle sue dimissioni evidenziano questo strappo tra la proprietà e la dirigenza. Ad ogni modo Di Battista rimane saldo al suo posto ed è proprio lui la miglior garanzia per i biancorossi nell'ambito del mercato, in questo momento di tempesta. Difficile parlare ora di trattative in entrata: i biancorossi avevano "bloccato" l'esterno della Giana Ermino Vincent De Maria, il cui procuratore è lo stesso di Conti e Piccoli, ma l'affare è naturalmente congelato. In uscita invece è inevitabile pensare a un certo fermento. In principio, il Rimini avrebbe venduto solo di fronte a offerte irrinunciabili. Ora la situazione è cambiata. Ma al momento non si può parlare di "fuggi fuggi". Il Rimini ha infatti, grazie al lavoro di Di Battista, del credito verso gli operatori di mercato. I giocatori stanno sostanzialmente aspettando loro stessi che questa soluzione di impasse societaria si sblocchi, prima di prendere decisioni. È il caso ad esempio di Linas Megelaitis che in questo momento sta ignorando tutte le sirene di mercato. L'attesa non potrà essere lunghissima, perché il mercato ha naturalmente i propri tempi. E c'è l'eccezione Simone Colombi, oramai dell'Entella. Per gli altri è attesa. Per Giacomo Parigi si registrava un certo interesse, finora il Rimini aveva alzato le barricate chiedendo cifre importanti per liberare l'attaccante, che però ha un solo anno di contratto con la società di Piazzale del Popolo. Sono due, invece, gli anni residui di contratto per Christian Langella. Il giocatore ha da poco cambiato procuratore: segnali forse per il divorzio da Rimini. Langella vuole la B: finora erano state respinte le avances di Salernitana e Perugia. Su Longobardi c'era l'interesse del Catanzaro, che però ha ingaggiato Frosinini dal Trento e sogna Vittorio Magni, gioiello del vivaio del Milan e delle nazionali giovanili. Si vedrà. Tra dieci giorni comunque partirà il ritiro: Colombi dovrebbe essere già in Liguria, così, senza nuovi ingressi, sono attesi Vitali, Bellodi, De Vitis, Longobardi, Lepri, Falbo, Megelaitis, Langella, Fiorini, Garetto, Piccoli, Lombardi, Parigi, Ubaldi, Jallow più Gorelli in recupero dall'infortunio al legamento crociato del ginocchio.