Rimini Calcio, il focus è sul futuro. Il presente si chiama Bra

Mentre si accavallano le voci più disparate (fallimento vicino, cessione ad una multinazionale già fatta), sabato la squadra di d'Alesio affronta la matricola

A cura di Stefano Ferri Redazione
31 ottobre 2025 13:27
Rimini Calcio, il focus è sul futuro. Il presente si chiama Bra - Filippo D'Alesio PH RIMINI CALCIO
Filippo D'Alesio PH RIMINI CALCIO
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Mentre si accavallano le voci più disparate sulle vicende societarie, il Rimini sabato gioca al Romeo Neri (17,30) una partita chiave per il suo futuro (se ci sarà). Arriva, infatti, la matricola Bra, che in classifica ha 7 punti (i romagnoli sono a -1, ma sul campo ne hanno conquistati 11). Entrambe le compagini nell'ultimo turno hanno pareggiato: 1-1 a Campobasso il Rimini, 0-0 in casa con la Vis Pesaro la squadra cuneese.

intervista di Stefano Ferri
Le parole di mister D'Alesio prima di Rimini - Bra

Non sono disponibili Gemello, Falasco che a Campobasso ha accusato un risentimento muscolare.

Il tecnico biancorosso Filippo D’Alesio commenta: “E’ una partita importante ma non decisiva per cercare di capovolgere la situazione della penalità. E’ presto per parlare del Bra come diretta concorrente per la salvezza; l'ho vista in azione, è squadra organizzata, che sa quello che deve fare. Se ci aspettiamo una partita facile per fare punti sbagliamo. Sarà molto difficile, anche più complicata di altre giocate recentemente".

Allora mettiamola così: è uno snodo importante…

"Se dovessero sfumare i tre punti non penso sarebbe finita la capacità e la voglia di fare l'impresa. Non dobbiamo vederla come una situazione da dentro o fuori. È un'opportunità giocando in casa per dare continuità al pareggio di Campobasso. La cosa che dobbiamo sapere è che noi in ogni partita non possiamo mai abbassare la guardia. Se vogliamo fare punti dobbiamo essere il Rimini di sempre. Non credo che il Bra sia la squadra su cui fare la corsa e soprattutto sappiamo che per fare i play off non dobbiamo far allontanare la quintultima".

Le voci di cessione sono uno stimolo o motivo di distrazione?

“Per quanto riguarda la società, la possibilità di una cessione  aumenta le speranze, però ogni giorno che passa è sempre dura perché pensiamo sia il giorno giusto e non lo è. Sono situazioni che non aiutano. I ragazzi sono grandiosi perché quando si va in campo danno tutto e pensano a fare bene in campo. Questa è la cosa che mi dà tranquillità".

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