Rimini Calcio, la Curva Est attacca: "La proprietà paghi o venda. Sindaco assente"
La preoccupazione dei tifosi: "Responsible non porti avanti il business della Gaiofana distruggendo la Rimini Calcio"

I tifosi del Rimini Calcio proseguono la loro mobilitazione contro la società presieduta dalla presidente Di Salvo. Venerdì prossimo alle 8.30 a palazzo Garampi si riunisce la commissione sport: si parlerà del centro sportivo della Gaiofana, alla presenza dei rappresentanti della Responsible. I tifosi della Curva Est saranno presenti per fare sentire la propria voce. Intanto nel pomeriggio sui social hanno esternato nuovamente il loro malcontento, chiedendo alla società di "dimostrare di avere i soldi per fare decentemente la prossima stagione e di depositarli". L'alternativa è "vendere molto in fretta, Gaiofana compresa". "Non potete mandare avanti il business della Gaiofana senza pagare gli stipendi al Rimini Calcio, distruggendo la storia della nostra citta", scrivono i tifosi della Curva Est, che non fanno mancare critiche alla dirigenza: "Vi avevamo detto (alla società, ndr)che vi eravate circondati di dirigenti inadeguati, che quelli buoni li avevate già in casa e li avete continuati a pagare senza farli lavorare.
Siete stati talmente arroganti da presentarvi con un presidente emerito che era uno sconosciuto di Foggia. Avete dilapidato un mucchio di quattrini mentre imponevate un nuovo logo fatto con i piedi".
La Curva Est mette poi nel mirino il sindaco Jamil Sadegholvaad e l'assessore Michele Lari: "Il sindaco non può cavarsela con un post: non era stato un campanello d'allarme sufficientemente grave che il Rimini fosse stato iscritto all'ultimo? Non poteva essere fatta una dichiarazione di disinteresse più palese: La gente mi ferma per strada e non so cosa rispondere. Dice di apprendere delle vicende del Rimini dai giornali, come un umarel qualsiasi.
È evidente che non sia questa la modalità con cui si possano costruire le giuste sinergie. Peraltro non c'è in Comune anche un assessore allo sport? Non era il caso di farla una telefonata dopo il -2 di penalizzazione? O durante il lungo silenzio seguito alla fine dei playoff?".La Curva Est evidenzia il disinteresse dell'amministrazione comunale che "non si può tirare indietro dichiarandosi impossibilitata a intervenire poiché la squadra di calcio è di fatto un’azienda privata. Conosciamo città, anche non lontano da qui, dove le riunioni tra gli imprenditori e gli sponsor per la squadra di calcio si fanno nell’ufficio del sindaco. Perché le sponsorizzazioni vanno dove si percepisce interesse. Vanno dove si creano condizioni e presupposti".
"Il sindaco ha concordato con l’attuale proprietà di mettere in piedi il centro sportivo della Gaiofana anche coi fondi Pnrr (fondi pubblici europei), una questione cruciale per l'impiantistica sportiva cittadina, e questo progetto non può essere sganciato dal presente e futuro della Rimini Calcio", sottolineano.
"È compito della politica, nell’interesse pubblico, operare per garantire che chi viene a Rimini e vuole fare impresa attraverso lo sport, cosa lecita e anche auspicabile, faccia procedere le due cose di pari passo. Ci sono fondi pubblici e c’è un tema di responsabilità sociale verso la città. Vuoi fare impresa? Gestisci la squadra virtuosamente. Ed io sindaco m'interesso, pretendo, controllo, ti telefono, alla prima difficoltà chiedo conto e cerco di metterci del mio affinché le cose vadano nel migliore dei modi. I continui problemi, i continui fallimenti della Rimini Calcio hanno evidenti radici strutturali. Sono sempre mancate le strutture, e questa è responsabilità amministrativa. Manca un sistema di sostegno allo sport in generale ed alla Rimini Calcio in particolare", proseguono i supporter biancorossa, che sottolineano le responsabilità della politica "nei risultati fallimentari degli ultimi 15 anni". "Detto per inciso: il sindaco è complice se permette a Responsible di portare avanti il business alla Gaiofana mentre non paga gli stipendi e distrugge la Rimini Calcio", concludono.