Rimini Calcio, la Curva Est si mobilita: protesta davanti alla sede
I tifosi oggi (giovedì 28 agosto) saranno prima allo stadio e poi davanti alla sede: "Chiediamo alla città di sfiduciarli, invitiamo lavoratori storici e famiglie"

Nuova mobilitazione dei tifosi della Curva Est del Rimini, che oggi (giovedì 28 agosto) saranno prima allo stadio Neri per l'allenamento della squadra, poi alle 19 manifesteranno davanti alla sede del Rimini, in via XX Settembre 1870. Le iniziative sono presentate in una nota intitolata "E ora chi salverà il Rimini da questa morte annunciata?".
Al momento lo scenario in casa Rimini è quello già ampiamente descritto: nessuna fideiussione, rosa ridotta e allenatore che con il gesto di ieri (seduta di allenamento annullata) ha dato un forte segnale alla nuova proprietà, la Building Company. La società è in contatto con i procuratori dei calciatori biancorossi, ribadendo che sulla fideiussione si sta lavorando, consapevoli del ritardo. In sostanza quanto già fatto trapelare nei giorni scorsi. I tifosi della Curva Est esprimono quindi la loro preoccupazione: "Il timore, a questo punto fondato data la totale inaffidabilità dei soggetti in questione che non tengono fede nemmeno alle scadenze fuori tempo massimo che essi stessi proclamano, è che facciano cassa l'ultimo giorno di mercato (1 settembre) e spariscano definitivamente. A quel punto l'annata sarebbe buttata (visti anche i punti di penalizzazione accumulati) e il Rimini non potrebbe che avviarsi verso il fallimento".
La Curva Est fa un appello alla città: "Chiediamo a tutta la piazza di sfiduciarli, insieme a noi, oggi sotto la sede della Rimini Calcio. Gli chiederemo di andarsene tutti insieme, tifoseria e persone che amano Rimini, calciatori, famiglie del settore giovanile, lavoratori storici del Rimini; e che rimettano la società in mano al comune e quindi al sindaco (come spesso accade in questi casi), che dovrà poi vagliar il miglior progetto acquirente. Chi afferma che non ci sono possibili compratori mente". Un pensiero anche ai calciatori: "Chiediamo loro di tenere duro, mettersi una mano sul cuore e rimanere a Rimini (anche dopo il 1° settembre) finché questi soggetti non se ne vanno. Restiamo compatti insieme". (ri.gia).