Rimini Calcio, Luca Nember rompe il silenzio: "Ricostruzioni imprecise sulla mia carriera"
L'oramai ex dirigente biancorosso annuncia il ricorso alle vie legali

"In tutte le mie esperienze professionali ho sempre operato nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze proprie della direzione sportiva, senza mai assumere responsabilità gestionali o amministrative inerenti la conduzione economico-finanziaria delle società con cui ho collaborato". È uno stralcio di una nota diffusa da Luca Nember, per qualche giorno direttore sportivo del Rimini, a seguito della trattativa per la cessione della società biancorossa dalla Ds Sport Benefit alla Building Company. Nember replica così alle polemiche via social parlando di "ricostruzioni giornalistiche che in maniera imprecisa e fuorviante, hanno riportato episodi relativi alla mia carriera professionale". In merito alla sua esperienza da ds al Foggia, Nember precisa: "Durante la mia esperienza (fino al 2019), ho svolto esclusivamente mansioni proprie della direzione sportiva, senza mai detenere poteri gestionali, amministrativi o di firma. Le inadempienze economiche che hanno portato a penalizzazioni e conseguenze sportive sono state determinate dall’arresto del proprietario del Club e dal successivo commissariamento della società, evento senza precedenti nella storia del calcio italiano". Capitolo TrapanI: "All’inizio del 2020 ho assunto l’incarico di Direttore Sportivo del Trapani Calcio, esperienza durata appena due mesi, al termine dei quali ho rassegnato le dimissioni a causa dell’assenza di una situazione societaria chiara e definita". Infine la Lucchese: "Nel 2025 ho collaborato con la Lucchese esclusivamente negli ultimi tre giorni della sessione invernale di calciomercato, a titolo gratuito e senza assumere formalmente l’incarico di Direttore Sportivo. Terminata la sessione di mercato, la mia collaborazione si è conclusa immediatamente".
Nember chiosa: "Qualsiasi diversa interpretazione o ricostruzione dei fatti è priva di fondamento e lesiva della mia immagine professionale. Mi riservo pertanto di adire le competenti sedi per la tutela dei miei diritti".