RImini Calcio pronto a parlare australiano: il settore giovanile deve essere la stella polare
Un'estate drammatica per il popolo biancorosso, ora la Ds Sport Benefit è pronta a lasciare all'imprenditore australiano Jason Bennett

di Riccardo Giannini
Il Rimini Calcio nelle prossime ore dovrebbe essere ceduto all'imprenditore australiano Jason Bennett, fondatore di Durant Wyot Capital. A dare per primo la notizia è stato Beppe Indino di Rimini Tv, nei suoi aggiornamenti quotidiani sui social, notizia poi confermata dai colleghi del Corriere Romagna e del Resto del Carlino nelle edizioni odierne (domenica 27 luglio).
Daniele Manuelli di SportUp ha invece raccolto, per la seconda volta in quest'estate, la voce della presidente uscente Stefania Di Salvo, che ha annunciato il pagamento degli stipendi di giugno, fatto che metterà il Rimini al sicuro da una possibile esclusione dal campionato, e la volontà di lasciare il Rimini nelle mani migliori. La Di Salvo ha rotto dunque il silenzio che ha accompagnato queste logoranti settimane. È dunque prossima l'uscita di scena della Ds Sport Benefit, società titolare del Rimini la cui maggioranza delle quote è in mano della Di Salvo, mentre la Responsible del marito di quest'ultima, Stefano Petracca, proseguirà con il progetto della cittadella dello sport, con la possibilità di rimanere sponsor della squadra biancorossa.
L'auspicio è che non ci siano ulteriori colpi di scena in questa lunghissima, straziante estate per i colori biancorossi. A proposito, devo fare pubblica ammenda: quel -2 di gennaio era evidentemente un segnale d'allarme che ho colpevolmente sottovalutato, a differenza di altri colleghi, e il 2025 appassionante per la piazza lo è stato, ma nel senso che intendevo io solamente fino alla vittoria della Coppa Italia. Poi è stata una discesa rapida, fino alle note vicende di quest'estate. Dalla sostenibilità e dai piccoli passi per riportare il Rimini in alto si è passati alla pura sopravvivenza. E ora quali sono le prospettive con la nuova proprietà australiana, in caso di firme sul (corposo) contratto di compravendita? Si ritornerà a parlare di sostenibilità, perché tra salary cap e bilancio da riportare in attivo è l'unica strada. È forse brutto dirlo, ma oggi il Rimini deve consolidarsi, economicamente e sportivamente, in categoria. Il girone B 2025-2026 aiuterà, per ciò che concerne il secondo punto: diversamente dagli ultimi due anni, il livello si abbasserà, con la presenza di 6 neopromosse. Ma il nuovo management dovrà fare il passo fondamentale per la sostenibilità del Rimini, per garantire non solo un futuro, ma il senso al progetto sportivo: legarsi alle società del territorio e far ripartire il settore giovanile. Per sistemare il bilancio servono i ricavi: e se botteghino, merchandising e sponsorizzazioni non possono dare totali certezze, allora bisogna fare plusvalenze. E le plusvalenze migliori si fanno non vendendo i Lamesta e i Morra (con tutto il rispetto), ma i giovani calciatori ai vivai delle squadre di A e alle migliori di B.