Rimini e il cinema: tutte le mostre tra Fellini, Sordi e l’arte di Manara
Viene prorogata fino a domenica 14 settembre la mostra EuropaCinema 1984/1987 ospitata al Palazzo del Fulgor

Dall’Europa del cinema chiamata a raccolta a Rimini a metà anni Ottanta, fino al viaggio nell'incredibile carriera, lunga sessant’anni, del mattatore della Commedia Italiana, Alberto Sordi, passando per i disegni che segnano il sodalizio fra Milo Manara e Fellini.
Sono alcune delle mostre che incrociano il profondo legame fra Rimini e la settima arte che si possono visitare in queste settimane a Rimini fra proroghe, ultimi giorni e nuove sedi espositive.
Viene prorogata fino a domenica 14 settembre la mostra EuropaCinema 1984/1987 dedicata al primo festival al mondo dedicato al cinema europeo e ospitata al Palazzo del Fulgor. La mostra fotografica ripercorre quell’esperienza, che a Rimini si concentrò dal 1984 al 1987 e il cui primo manifesto fu disegnato dallo stesso Fellini. Da Theo Angelopoulos a Michelangelo Antonioni, da Tonino Guerra a Joris Ivens, da Luis Berlanga, a Jean-Claude Carrière e Manoel De Oliveir, l’Europa del cinema si ritrovò a Rimini, ospite del suo Grand Hotel, immortalato nei sessanta scatti del fotografo Flavio Marchetti.
Proseguirà anche la mostra “Alberto Sordi, maschera di un Vitellone”, ospitata fino al 28 agosto al Grand Hotel per poi continuare il suo viaggio dal 4 al 28 settembre al Palazzo del Fulgor, la sede in piazzetta San Martino del Fellini Museum. La mostra è un magnifico viaggio nella commedia italiana, partendo dallo stretto legame di amicizia tra Alberto Sordi e Federico Fellini, con un omaggio all’impareggiabile carriera dell’attore romano fra fotografie, bozzetti, oggetti personali, locandine, sceneggiature, costumi e contributi audiovisivi. Un viaggio dagli anni di gavetta grazie alle esperienze alla radio, nel teatro di rivista e nel doppiaggio, fino alla forza espressiva attoriale de “I vitelloni” di Federico Fellini a quel Nando Mericoni nato da Steno in “Un giorno in pretura” e consolidatosi nell'iconico “Un americano a Roma”; oppure “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli, viene raccontata attraverso la selezione di decine di fotografie provenienti da archivi istituzionali e privati.
A supporto narrativo si possono ascoltare i contributi audiovisivi con le testimonianze di Simone Casavecchia, Massimo Wertmüller, Gianna Gissi e Lorenzo Baraldi, che raccontano il “loro” Alberto Sordi in relazione alle esperienze professionali e private e il rapporto tra l'attore e Federico Fellini. Inoltre filmati dei cinegiornali dell'Istituto Luce-Cinecittà, documenti, sceneggiature, bozzetti del manifesto "I Vitelloni” provenienti dal Museo Cinema a Pennello di Montecosaro e persino il costume de “Il Marchese de Grillo” realizzato da Gianna Gissi per Costumi d'Arte. Il materiale esposto proviene da: Casa Museo Alberto Sordi, Istituto Luce-Cinecittà, Centro Sperimentale di Cinematorgafia, Associazione Kulturando.360, Museo Cinema a Pennello, Sartoria Costumi d'Arte, famiglia Vanzina e archivi privati.
Ultimi giorni per le due mostre curate da Cartoon Club e ospitate al Museo della città fino al 31 agosto con ingresso gratuito. “Di sogni e di segni” esplora il rapporto tra Milo Manara e Federico Fellini, un’amicizia autentica e una collaborazione artistica che ha dato vita a opere divenute culto. Manara firmò anche i manifesti dei film Intervista e La voce della luna, l’ultimo del regista riminese, e nel tempo ha più volte ritratto il Maestro del cinema in illustrazioni e tavole ispirate dal suo immaginario visionario.
Sempre fino al 31 agosto la mostra FAIR PLAY – Lo sport nei Fumetti e nell’Animazione esplora lo sport come veicolo educativo, capace di trasmettere valori come fair play, inclusione e resilienza attraverso tavole originali, proiezioni e scenografie immersive.
