Rimini, inutili i confronti con l'anno scorso. A centrocampo servirebbe uno Iannoni
Rimini Calcio, il nuovo centrocampo per una squadra diversa da quella di Troise

di Riccardo Giannini
La preparazione in casa Rimini entra nel vivo, sabato 10 agosto infatti i biancorossi esordiranno in gare ufficiali, in Coppa Italia, con l’Arzignano.
I tifosi attendono le prime risposte sul campo, perché in estate i dibattiti sulla competitività della squadra sono stati piuttosto accesi e contrastanti. Di sicuro le statistiche non sono incoraggianti: il Rimini, cedendo Lamesta e Morra, ha perso 29 gol e 16 assist. Ma i confronti con l’anno scorso sono inutili, perché la guida tecnica è cambiata e sarà una squadra molto diversa.
La squadra di Troise ha dato il meglio di sé giocando con baricentro basso, con spiccata propensione alla verticalità nelle ripartenze per innescare le progressioni palla al piede di Lamesta. Dobrev, sostituto dell’ex Alessandria passato al Benevento, è un giocatore tutto da scoprire: bravo nel palleggio e negli spazi stretti. Anche Cioffi, acquisto sottovalutato (è un Under, nonostante 2 campionati da titolare a Pontedera e Ancona), ha capacità tecniche da utilizzare nello stretto, anche se lo abbiamo più che altro apprezzato negli spazi grazie al suo dribbling.
Il Rimini di Buscè sarà squadra che farà gioco di posizione: farà girare palla, i giocatori dovranno posizionarsi garantendo sempre al compagno una possibilità pulita di passaggi. I terzini dovranno alzarsi e cercare l’ampiezza: Longobardi ha la corsa giusta, il Lepri di Troise no, per quanto difensore piuttosto veloce in relazione alla struttura fisica, per non parlare di Tofanari.
L’inserimento di Fiorini è stato spinto dalla necessità di avere un regista puro nei tre di centrocampo, ma questo non significa togliere luce a Langella, che anzi avrà un ruolo primario: ha corsa, capacità di inserimento, gioca palla in modo semplice e pulito. Ricorda anche per struttura fisica Antonio Esposito, una delle due mezzali della Vibonese di Buscé, che schierava un regista puro, il 2004 Anzelmo.
Malagrida dovrebbe essere riconvertito in mezzala, affinando quelle doti in fase di non possesso che ha sviluppato nei sei mesi agli ordini di Troise, ma effettivamente a completare il centrocampo biancorosso servirebbe un giocatore strutturato fisicamente, una mezzala di qualità con qualche gol nelle gambe.
Buscé può lavorare su Garetto, ma un profilo ideale sarebbe uno alla Edoardo Iannoni, il 23enne centrocampista del Perugia che a dispetto del metro e ottantacinque di altezza non è certo “un Delcarro”, quanto un centrocampista che lavora molto bene con il pallone anche negli spazi stretti, pulito e preciso, con un certo dinamismo. Giocatore che deve crescere di efficacia negli ultimi 20 metri, ma che a 23 anni è già una certezza in C. Vedremo se l’area tecnica biancorossa riuscirà a trovare un epigono da aggiungere alla rosa, al netto delle inevitabili cessioni per sfoltire l’organico.
In conclusione però va segnalata un aspetto non da poco: il Rimini è tra le poche squadre del girone B ad avere già un’ossatura definitiva, anche se sostanzialmente quasi del tutto rinnovata.