Rimini: la sicurezza sul lavoro resta un'emergenza. Lo dice Cisl Romagna
Marinelli: “Il lavoro deve far crescere le persone, non metterle in pericolo”


In occasione della 75ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che quest’anno si celebra il 12 ottobre, la CISL Romagna richiama l’attenzione su un tema che continua a segnare profondamente il territorio: la sicurezza nei luoghi di lavoro. I dati Inail, aggiornati ad agosto 2025, mostrano che in Emilia-Romagna sono state presentate 49.561 denunce di infortunio, di cui 53 con esito mortale, e 5.283 denunce di malattie professionali, in aumento rispetto alle 5.085 dello stesso periodo del 2024.
Numeri che, pur mostrando una stabilità apparente, restano ancora troppo alti e testimoniano una realtà fatta di fragilità diffuse, ritmi di lavoro intensi e una prevenzione che fatica a tradursi in azioni concrete.
Romagna, oltre 12.900 denunce: la sicurezza resta un’urgenza
Nel territorio romagnolo, la situazione resta preoccupante. Secondo le elaborazioni di CISL Romagna su dati INAIL, tra Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini si contano nei primi otto mesi del 2025 oltre 12.900 denunce di infortunio e più di 2.000 di malattie professionali. A Rimini: 3.475 denunce, nessun decesso ma 376 malattie professionali, anch’esse in crescita.
Il quadro conferma come la Romagna resti un territorio fortemente esposto, in particolare nei settori dell’edilizia, della logistica e dell’agricoltura. La sicurezza, sottolinea la CISL, deve diventare una priorità condivisa e quotidiana, non un tema da affrontare solo dopo le tragedie.
Marinelli: “Il lavoro deve far crescere le persone, non metterle in pericolo”
“Il quadro resta critico e non possiamo rassegnarci all’idea che morire o ammalarsi di lavoro sia normale,” afferma Francesco Marinelli, segretario generale della CISL Romagna. “Dietro ogni numero c’è una persona, una famiglia, una comunità ferita. In Romagna aumentano le denunce di malattie professionali e restano troppi gli infortuni gravi. Serve un cambio di passo deciso: più formazione, più prevenzione, più controlli. La sicurezza non è un costo, ma un investimento sul futuro.”
Marinelli evidenzia anche la crescita delle patologie professionali “invisibili” - quelle legate rischi fisici, stress, posture scorrette, esposizioni e carichi di lavoro eccessivi - che spesso non fanno notizia ma incidono sulla vita quotidiana dei lavoratori.
“Non si tratta solo di incidenti improvvisi - precisa -, ma di malattie che si accumulano nel tempo e che rischiano di compromettere la salute e la dignità del lavoro.”
“Dai tavoli provinciali alle azioni concrete: la prevenzione deve camminare”
Il segretario CISL Romagna richiama inoltre l’importanza di dare continuità e impulso ai tavoli provinciali istituiti nell’ambito dell’accordo “Tutela della salute e sicurezza”, previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima firmato a livello regionale nel 2022. “Il loro operato deve andare oltre la semplice fase di monitoraggio - spiega Marinelli -. Le buone pratiche e le proposte emerse devono trasformarsi in azioni concrete e tempestive, capaci di incidere davvero sulla realtà dei luoghi di lavoro. Solo così si può costruire una vera cultura della prevenzione, fatta di responsabilità condivise e risultati tangibili.”
Per la CISL Romagna, la sicurezza deve entrare nei modelli organizzativi delle imprese come elemento strutturale e non come obbligo formale: “Serve una rete stabile - aggiunge Marinelli - che unisca istituzioni, aziende e lavoratori attorno a un obiettivo comune: tutelare la vita.”
La prevenzione dalle scuole: un modello da espandere
L'impegno per la sicurezza non può prescindere dalla formazione delle nuove generazioni. In questo senso, la CISL Romagna, insieme alle altre organizzazioni sindacali e agli enti istituzionali, porta avanti da oltre vent'anni a Rimini un progetto dedicato alla sicurezza sul lavoro nelle scuole. Questo percorso, mirato a diffondere una vera cultura della prevenzione fin dai banchi, è un esempio di buona pratica. "Riteniamo fondamentale che la consapevolezza dei rischi e l'importanza della prevenzione entrino a far parte del bagaglio formativo di ogni studente," dichiara Marinelli. Quest’anno, la CISL Romagna, insieme alle altre organizzazioni sindacali e istituzionali, darà avvio al progetto anche nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna creando una rete educativa che prepari i futuri lavoratori a esigere e praticare la sicurezza come un diritto e un dovere quotidiano.
“Ricordare per cambiare davvero”
La 75ª Giornata ANMIL è un’occasione per riflettere sul valore profondo del lavoro e su ciò che ancora manca per renderlo pienamente sicuro.
“Ricordare chi ha perso la vita lavorando - conclude - significa impegnarsi a cambiare le cose. Ogni passo avanti nella sicurezza è un atto di giustizia verso di loro. Solo trasformando la memoria in azione potremo costruire un lavoro sicuro e dignitoso."