Rimini, lavoratori agricoli e le loro famiglie a rischio sfratto dai casolari dell’Ausl
Nicola Marcello porta il caso in Regione: “Coinvolgere chi ha vissuto e lavorato quei terreni, evitare soluzioni traumatiche”

Tutelare le famiglie riminesi sfrattate dai casolari e dai poderi agricoli dell’Ausl Romagna. La richiesta arriva, con un’interpellanza rivolta alla giunta regionale, da Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) che menziona la situazione delle famiglie di agricoltori che per decenni hanno abitato nei casolari e hanno lavorato nei fondi di proprietà dell’azienda sanitaria romagnola.
Si legge nell’atto: “Gli edifici presi in esame, collocati nel mezzo di vaste proprietà, sono per la maggior parte collocati nel comune di Rimini e nello specifico nella zona nord al confine con la frazione Santa Giustina e l’area commerciale dove ha sede l’Ikea”.
Il consigliere spiega che “a queste famiglie, sono quattro, la lettera di sfratto è arrivata lo scorso aprile (esecutiva entro l’estate), ma non risulta siano arrivate proposte di soluzioni alternative”.
Sottolinea, quindi, il politico: “L’Ausl Romagna, in quanto ente pubblico, ha il dovere non solo di tutelare il proprio patrimonio, ma anche di esercitare una responsabilità sociale nella gestione degli immobili, specie quando coinvolgono situazioni delicate come quella evidenziata”. E conclude: “Sarebbe auspicabile, in un’ottica di giustizia sociale e buon senso, che queste famiglie, in quanto ‘vecchi lavoratori agricoli’, fossero coinvolte come interlocutori prioritari in eventuali percorsi di alienazione, valorizzazione o locazione di queste proprietà prima di arrivare a soluzioni drastiche e traumatiche come lo sfratto forzato”.