Rimini, mercato immobiliare "in fermento": ma aumentano prezzi e anche gli affitti

Nel Comune di Rimini incremento del 3% dei prezzi nel 2025

A cura di Riccardo Giannini Redazione
19 dicembre 2025 16:10
Rimini, mercato immobiliare "in fermento": ma aumentano prezzi e anche gli affitti - Affitto, affitti (PH repertorio)
Affitto, affitti (PH repertorio)
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“I dati presentati confermano un mercato immobiliare in fermento, con Rimini protagonista nel panorama regionale”. Così Nello Salvati, presidente di Fimaa-Confcommercio, Federazione Italiana Mediatori e Agenti d’Affari della provincia di Rimini, commenta lo studio “Mercato immobiliare abitativo in Emilia-Romagna”.

Secondo le stime, nel 2025 in Emilia-Romagna si raggiungeranno circa 69.500 compravendite (+9,3% sul 2024), a conferma del recupero dopo il calo del 2023. La provincia di Rimini rappresenta circa il 7% degli scambi regionali. “È un risultato coerente con quanto rileviamo quotidianamente sul territorio - spiega Salvati -: Rimini è una città appetibile, capace di attrarre domanda sia residenziale sia per seconde case, tornate in modo deciso sul mercato”.

Sul fronte dei prezzi, la media regionale si attesta a 1.565 €/mq (+1,8%), con Bologna in testa. Rimini si colloca subito dopo, con un incremento previsto del 3% in città e dell’1,2% nei comuni minori. “Il sentiment degli operatori - sottolinea il presidente provinciale di Fimaa - è di prezzi in leggero aumento e di tempi di vendita che si stanno accorciando: il mercato mostra segnali positivi e strutturali, dopo il fisiologico assestamento post-Covid”.

Un elemento chiave resta la composizione dell’offerta. Le nuove costruzioni rappresentano meno del 10% delle transazioni e sono concentrate nelle zone più attrattive, con prezzi spesso fuori dalla portata della domanda media. “Qui si apre un gap evidente - osserva -. La domanda cerca soluzioni di qualità entro i 220–250 mila euro, mentre il nuovo parte da 300 mila euro con valori al metro quadro molto elevati. Paradossalmente, immobili ristrutturati vent’anni e dunque già sostanzialmente vecchi, finiscono per essere più appetibili perché chi vuole acquistare non ha possibilità di arrivare al nuovo”.

Tra i driver positivi del mercato riminese emergono tassi dei mutui ancora contenuti, il ritorno delle seconde case, la fiducia degli operatori e le opportunità offerte dagli affitti brevi. Anche se la Regione ha appena deciso di stringere le maglie. Le principali criticità riguardano invece i costi di ristrutturazione, l’aumento dei prezzi costante e la carenza di immobili ristrutturati di piccole e medie dimensioni. “L’aumento delle compravendite registrato fotografa anche la scelta dei residenti che si stanno spostando verso l’acquisto come risposta alle difficoltà del mercato locativo”.

Capitolo locazioni: nel 2024 nel Comune di Rimini si sono registrati 3.029 nuovi contratti (+8,1% di cui il 39,3% di tipo ordinario di lungo periodo, il 18,1% di tipo ordinario transitorio, il 32,2% di tipo agevolato concordato e il 10,4% di tipo agevolato studenti), con canoni medi in crescita del 5,1% (comunque sotto il 5,8% della media dei comuni capoluoghi regionali). Per il 2025 la maggioranza degli operatori prevede una stabilizzazione dei volumi, ma ulteriori rialzi dei canoni.

“Il tema degli affitti brevi va affrontato con dati e pragmatismo – conclude Salvati –. Limitare la libertà della proprietà privata non credo possa risolvere il problema abitativo, se restano migliaia di immobili sfitti. Rimini è una città turistica e deve accettare una quota fisiologica di utilizzo turistico: la vera sfida è aumentare la qualità dell’offerta e creare condizioni di fiducia e garanzia per riportare sul mercato gli immobili oggi inutilizzati”.

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