Rimini: minaccia il parroco di morte dopo aver derubato la parrocchia

Uomo di 39enne rischia il processo dopo aver minacciato un parroco

A cura di Redazione
19 gennaio 2025 08:40
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Dopo essere stato raggiunto da un divieto di avvicinamento, per un uomo di 39 anni proveniente dall’Europa dell’Est è scattata anche la richiesta di rinvio a giudizio. L’indagine lo vede accusato di stalking e minacce, ma questa volta la vittima non è una donna, come spesso accade in simili situazioni, bensì il parroco di una chiesa situata nelle vicinanze del centro storico.

Gli atti persecutori ai danni del prete, che ha più volte chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine, denunciando ai carabinieri gli episodi di stalking e e minaccia, sono iniziati alla fine del 2023, quando il 39enne rumeno ha iniziato a non essere più soddisfatto dall’aiuto, anche economico, che fino a quel momento aveva ricevuto dal parroco. Così, ha iniziato a presentarsi in chiesa per ricaricare il cellulare con modi minacciosi, mostrando ostilità verso i parrocchiani e pretendendo continuamente denaro dal sacerdote. Non ha esitato a minacciarlo di morte con frasi come: “So dove abiti, ti ammazzo e te la faccio pagare”.

Le ripetute denunce hanno spinto il pubblico ministero Luca Bertuzzi a richiedere prima l’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, supportata dall’uso di un braccialetto elettronico che segnala se l’uomo si avvicina a meno di un chilometro dal parroco, e successivamente a formalizzare la richiesta di rinvio a giudizio.

Una lunga serie di minacce e intimidazioni

L’uomo, senza fissa dimora e con problemi di dipendenza dall’alcol, è assistito d’ufficio dall’avvocato Giordano Fabbri Varliero. All’inizio si era rivolto al parroco per chiedere cibo o un posto dove riposare e ricaricare il cellulare, poi tra la fine del 2023 e la primavera di quest’anno le sue azioni si sono fatte più invadenti arrivando a vere e proprie minacce di morte. Una persecuzione che il sacerdote si era deciso a denunciare solo quando aveva capito che non facendolo avrebbe messo a repentaglio anche l’incolumità di tutti i parrocchiani. Inoltre il 9 dicembre del 2023 la parrocchia aveva subito il furto di un pulmino Ducato. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso il 39enne insieme a un complice, indirizzando i sospetti verso di lui. Il giorno successivo, il parroco e due collaboratori lo hanno affrontato, intimandogli di non disturbare più in chiesa. Nonostante ciò, l’uomo ha continuato a presentarsi ripetutamente, arrivando a suonare il campanello della canonica a metà gennaio per minacciare nuovamente il sacerdote: “So dove abiti, ti vengo a prendere e ti ammazzo”.

In diverse occasioni, il 39enne ha anche cercato di costringere il parroco a ritirare le denunce già sporte, utilizzando minacce di morte per intimidirlo. Tuttavia, il sacerdote non ha ceduto e le segnalazioni sono rimaste nelle mani dell’autorità giudiziaria, che ora ha deciso di portare l’uomo a processo.

Per oltre un anno, fino alla metà di ottobre, l’uomo ha continuato a entrare in chiesa e nella canonica, sconvolgendo la serenità della comunità parrocchiale con insulti, minacce e richieste di denaro. Quando la situazione è diventata insostenibile, il parroco ha sporto denuncia e, da martedì sera, il 39enne non potrà più avvicinarsi.

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