Rimini, col Pescara altro k.o. casalingo (0-1). Ancora un calo determinante: le pagelle
Un ottimo Rimini nel primo tempo, passa però il Pescara. Bene Malagrida e Semeraro.


Seconda sconfitta consecutiva in casa di misura per il Rimini, che cede al Pescara: decide un gol di Ferraris all’84’.
Gara simile a quella con l’Entella: biancorossi brillanti e compatti, questa volta per tutta la prima frazione e non per 35 minuti, ma calo fatale nella ripresa, in particolar modo negli ultimi dieci minuti. Il Pescara, che ha sostituito due centrocampisti dopo 23 minuti, era in grande difficoltà, per non dire in bambola, ma nella ripresa ha potuto tirare il fiato. Ritmi più bassi, pochissime azioni da entrambe le squadre, portieri con i guanti intonsi. Il pareggio sembrava scritto.
E invece nel finale la squadra di Baldini ci ha creduto grazie all’innesto di Meazzi, che in poco tempo ha dato il cambio di passo sulla fascia orfana di Semeraro, uscito affaticato dopo una buona prestazione. Cangiano, non brillante, alla fine ha trovato l’assist per il colpo di testa di Ferraris, dimenticato dai centrali, Gorelli e Bellodi, entrato al posto dell’infortunato Lepri.
Al Rimini non basta così il primo tempo stellare di Malagrida – calato però nella ripresa – con controlli e giocate da serie A. Guardando le due prime apparizioni al Neri, i biancorossi sembrano non creare occasioni proporzionalmente alla mole di gioco: bisognerebbe sfruttare la supremazia territoriale. E alla fine la supremazia ha creato un paio di pericoli, sventati da un Plizzari che ha dimostrato la sua caratura tecnica, prima di cedere a un infortunio.
Panchina corta, calo fisico ma non solo
Biancorossi dunque nuovamente sconfitti. A Buscè in questo momento manca certamente qualcosa dalla panchina: Piccoli si è unito da poco al gruppo, Lombardi ha lavorato in differenziato per parte della preparazione a causa di un infortunio pregresso, così Buscè si è ritrovato senza cambi, togliendo Garetto all’80’ e lasciando Langella e Megelaitis in evidente debito di ossigeno.
Ai riminesi fa però difetto, oggi, la continuità in difesa (i centrali ruotano e staccano la spina nei momenti topici: questa sera però Lepri è stato molto brillante, prima di infortunarsi) e rischia di crearsi un problema centravanti: Cernigoi è indietro di condizione e i fischi del Neri potrebbero condizionarlo, Parigi non è Morra, Ubaldi dopo il gol all’Entella è rimasto in panchina.
I problemi ci sono, a prescindere dalla classifica, che dopo tre partite non fa testo. Perdere contro l’Entella non è un peccato; contro il Pescara del primo tempo, sì, anche se gli abruzzesi erano usciti vincitori dal confronto con la Ternana e indenni dalla gara con la Torres. E la piazza inizia a rumoreggiare.
Buscè aveva chiesto più cattiveria, la sensazione è che la cattiveria manchi davanti e che per il resto sia questione di concentrazione e di condizione fisica ancora non brillante. Il calendario non ha aiutato, ma tra nove giorni a Lucca serviranno altri passi avanti: la consolazione è che di fronte non ci sarà un avversario, come Entella e Pescara, dalla rosa profonda, con giocatori che possono cambiare la partita in un amen.
Pagelle Rimini – Pescara 0-1
COLOMBI 6: smanaccia un cross di Bentivegna, blocca un tentativo di Valzania. Nella ripresa mette i pugni sul tiro di Meazzi. Nulla può sul gol di Ferraris.
LONGOBARDI 6.5: dalle sue parti transitava il pericolo n.1 Cangiano. Lo limita per gran parte della gara e nel primo tempo lo induce, assieme a Malagrida, a spendersi in ripiegamenti difensivi. Lo costringe anche al fallo da giallo. A fine primo tempo Plizzari toglie dai suoi piedi la palla del vantaggio. Calo fatale nel finale anche per lui.
GORELLI 5.5: per un’ora di gioco il Rimini è compatto, gli attaccanti esterni si sacrificano, la difesa può così compattarsi attorno al suo totem, che nel gioco aereo è letteralmente insuperabile. Ma nel finale si aprono gli spifferi e dopo un paio di situazioni molto a rischio, l’ex Grosseto si perde fatalmente Ferraris, proprio su un pallone aereo…
LEPRI 6.5: risponde alle critiche, sempre concentrato in marcatura, chiusura decisiva su Tonin. Si arrende a un infortunio e forse la sua uscita è stata determinante in negativo (BELLODI 5.5: entra e subito una sbavatura in impostazione. Non un esordio memorabile).
SEMERARO 6.5: prestazione solida anche del terzino sinistro. Bentivegna non crea troppi grattacapi e lui sfoggia nel finale una chiusura salvifica su Meazzi. Dà sostegno alla manovra offensiva anche se di rado trova il cross (FALBO s.v.).
MEGELAITIS 6: peccato per lo splendido assist di Malagrida non sfruttato. Nell’ottimo primo tempo della squadra biancorossa c’è tanto del suo. Poi il calo.
LANGELLA 6: primo tempo di intensità, spesso nel vivo del gioco e del giro palla. Poi cala fisicamente e soffre. Nel finale prende un inevitabile giallo.
GARETTO 6: partecipa alla manovra, giocando semplice e in maniera efficace (PICCOLI s.v.).
MALAGRIDA 6.5: nel primo tempo letteralmente imprendibile nell’uno contro uno, costringe Cangiano a raddoppi di marcatura. Alcuni stop sono davvero da giocatore di categoria superiore. Cala fatalmente nella ripresa.
CERNIGOI 5.5: parte bene, facendo a sportellate con Brosco, poi si vede poco, forse anche per una condizione fisica da registrare. Sostituzione inevitabile (PARIGI 5.5: qualche sponda, ma anche lui non dà grande impressione di pericolosità).
CIOFFI 6: si sacrifica in fase di non possesso, a tratti si accende con qualche pallone interessante per Malagrida. Dà forfait per un problema fisico (DOBREV 5.5: ancora lontano dalla miglior condizione, si nota solo per un tentativo di cross morbido col mancino).
All. BUSCE’ 6: non è certamente l’allenatore più fortunato visto a Rimini (Se credessimo nel detto napoleonico, Meglio un generale fortunato che uno bravo, sarebbero guai). Alterna i centravanti senza trovare la quadratura del cerchio, ma soprattutto in questo momento gli manca qualche alternativa, che è fuori condizione fisica. Il Pescara invece cala dalla panchina le carte Meazzi e Ferraris, trovando nuova linfa in attacco. E la vince.
Pagelle: Ferraris matchwinner
IL MIGLIORE: Plizzari 7. Portiere di categoria superiore, salva sul tiro cross di Malagrida e ipnotizza Longobardi con un’uscita bassa perfetta, evitando gol e anche un possibile fallo da rigore.
Plizzari 7 (46′ Saio s.v.) – Staver 6, Brosco 6.5, Pellacani 6.5, Crialese 5.5 – Dagasso 6, Squizzato 5 (23′ Valzania 5.5), Tunjov 5 (23′ Lonardi 6) – Bentivegna 6 (75′ Meazzi 6.5), Tonin 5.5 (66′ Ferraris 7), Cangiano 6. All.: Baldini 6.
Riccardo Giannini
Diretta testuale Rimini – Pescara 0-0