Rimini, Sindaco Sadegholvaad: sfruttare le sfide del cambiamento climatico per potenziare qualità e benessere urbano

Usare le sfide del cambiamento climatico per aumentare qualità e benessere. Il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad fa un’analisi a tutto tondo del turismo e dei suoi luoghi. Dall’idea “superata” della netta distinzione tra “città dei residenti” e “città dei turisti” all’approccio più moderno per cui una cosa non esclude l’altra. Una qualità urbana e una pianficazione 12 mesi all’anno “e dunquebenessere dei residenti e attrattività turistica stanno sullo stesso asse e” dice il sindaco “concorrono alla medesima pianificazione. Giù le barriere, insomma. Uno dei contributi più alti del Piano Strategico del Comune di Rimini sta appunto nell’aver introdotto e diffuso questa nuova visione di presente e futuro.”

“Turismo dei luoghi”: un ulteriore step

Secondo il sindaco il “turismo in relazione ai luoghi” sta per fare un ulteriore passo. Dagli “Stati generali del turismo dell’Emilia Romagna” svoltisi a Riccione, il dibattito tra sindaci ed amministratori ha portato a diverse riflessioni. “L’urgenza di ridefinire le città in relazione alle sfide del cambiamento climatico e dei cambiamenti economici e sociali in corso” continua il sindaco “non può trascurare la componente dell’attrattività turistica. Anche qui, sul tema ambientale, non si tratta di costruire barriere fisiche nel tentativo di arginare il mare, semmai di mettere a terra quei progetti di rigenerazione urbana in cui le buone pratiche rientrino in un piano di infrastrutturazione strategica di nuovo livello. Possiamo forse pensare, come da infelice uscita estiva del Ministro tedesco Karl Lauterbach, che a causa del riscaldamento globale l’industria dell’ospitalità italiana non abbia futuro a causa del progressivo aumento di calore? No. Al contrario, le città devono trasformare un problema in un’opportunità, tenendo assieme modernizzazione e opere necessarie alla mitigazione e all’assorbimento del cambiamento climatico, senza rinunciare al benessere.”

Il buon esempio del “Parco del mare”

Un insieme di azioni che a Rimini hanno già un esempio nel Parco del Mare “Non tanto e non solo perché solleva il piano del lungomare di circa un metro, a contrasto delle ingressioni marine ma perché togliendo cemento e asfalto, sostituiti da una progressiva rinaturalizzazione, affronta uno degli aspetti su cui converge il mondo scientifico. Non è tutto: ci apprestiamo, entro l’anno, a presentare il nuovo piano spiaggia alla città di Rimini. Per la prima volta viene trattato andando al di là della linea della sabbia ma comprendendo appunto la parte di waterfront a monte e introducendo soluzioni concrete e distribuite per tutti i 13 chilometri di costa su ciò che riguarda la sostenibilità.”

Prolungamento del Metromare verso la Fiera “e quindi, auspicabilmente, verso Santarcangelo e la Valmarecchia, “va nella stessa direzione e cioè la ricerca dell’equilibrio degli spostamenti, adesso sbilanciato nettamente verso il mezzo privato” dice ancora Sadegholvaad “Anche i cambiamenti socio economici in corso a livello globale, dove la possibilità ora in essere di svolgere alcuni lavori e attività in qualunque luogo del pianeta e non più solo in un determinato ufficio, sta creando generazioni sempre più mobili alla ricerca di un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata che può generare nuove opportunità in una città dall’alta qualità della vita e dell’offerta che offre nel tempo libero come la nostra. In estrema sintesi, dobbiamo utilizzare le sfide del cambiamento climatico e le nuove traiettorie economiche e sociali per rendere più sicure e dinamiche le nostre cittàma allo stesso tempo pensando che possano essere ancora più attrattive per la capacità di presentare un nuovo e più elevato livello di qualità e benessere complessivo.”