Clienti lasciano recensioni offensive, titolare del ristorante li denuncia

Un ristoratore di Rimini scende in campo contro gli hater dei social. Nella fattispecie contro alcuni utenti che hanno pubblicato qualche settimana fa, sul profilo Google del ristorante, delle recensioni che, a detta dell’imprenditore, rappresentato dall’avvocato Paolo Ghiselli, hanno trasceso il diritto di critica.

Ad adire le vie legali è stato Simone Angeli, titolare assieme al fratello Daniele, dei ristoranti “Chi Burdlaz” e “Il pesce innamorato”, in zona Marina Centro.

In alcuni passaggi di queste recensioni si accusa il ristoratore di essere sopra le righe e di insultare la propria clientela, arrivando anche a consigliargli una visita psichiatrica.

Il ristoratore, già in passato finito nel mirino degli hater dei social, ha nuovamente deciso di agire per vie legali.

“Le persone devono sapere – evidenzia il suo legale, avvocato Paolo Ghiselli – che determinate parole, dette anche a mezzo social, possono configurare il reato di diffamazione aggravata, come la diffamazione a mezzo stampa”.

“Molta gente non lo sa – prosegue l’avvocato Ghiselli – e così scrive sui social senza filtri. Ma quello che è scritto può costituire reato se, invece delle opinioni, vengono scritte delle offese gratuite che ledono la dignità del destinatario”.

La denuncia è stata presentata in Questura: l’individuazione degli autori delle recensioni non è agevole, in quanto le grandi compagnie del web che gestiscono motori di ricerca e social non rilasciano i dati per identificare gli autori del post. “La diffamazione in queste nazioni non costituisce un reato”, evidenzia Ghiselli. Ma spesso i commenti di odio, gli speech hate, arrivano da profilo con nome e cognome, con interazioni e condivisioni da parte degli amici. Il web non garantisce copertura e impunità e su questo fa leva l’avvocato Ghiselli, pronto a far valere le ragioni del suo assistito.

L’avvocato Paolo Ghiselli