San Leo, famiglia di gatti abbandonati in strada. Lo sdegno: "Atto vile"
L'amarezza di una volontaria della Cuori Randagi: "I gatti in Valmarecchia rimangono sempre di serie Z"
Quattro gatti, tre cuccioli e la loro madre, sono stati abbandonati martedì scorso (21 ottobre), sulla strada leontina, poco dopo Galleria, nel Comune di San Leo. Racconta il fatto Valentina Rossi, segretaria dell'associazione Cuori Randagi, residente in Alta Valmarecchia. Proprio l'associazione ha prestato soccorso a due cuccioli, mentre il terzo e la madre, durante le operazioni di recupero, hanno attraversato la strada, facendo perdere le proprie tracce. I volontari hanno battuto a lungo la zona di San Leo e Pietracuta, senza però ritrovarli. I cuccioli recuperati sono domestici e in buone condizioni di salute. Valentina Rossi esprime la sua amarezza per l'accaduto: "È la triste realtà di una valle tanto decantata, ma anche con tanti scheletri nell'armadio. Un altro abbandono, triste abbandono di una mamma gatta con i suoi cuccioli, scaricata come immondizia in una piazzola di una strada isolata della Valmarecchia. Questi sono gli abbandoni più vili meschini e bastardi che possono esistere, purtroppo non entra ancora nella testa che la sterilizzazione sia un atto di amore e non una cosa contro natura. Ma ancora più grave è l'abbandono, punito ai termini di legge articolo 727 codice penale".
"Vediamo che il comitato per la Valmarecchia si sta battendo per l'adeguamento del canile di Talamello - prosegue - ma i gatti in Valmarecchia rimangono sempre di serie Z. Anche ieri sera (sabato 25 ottobre, ndr) abbiamo ricevuto una telefonata di aiuto per una cucciolata abbandonata a Torricella. Questa situazione sta diventando insostenibile, ma soprattutto in questa valle c'è un qualcosa che non funziona".
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