San Leo, teatro e cibo si incontrano al Festival "Le Città Visibili"
Martedì 5 agosto al Belvedere di San Leo alle ore 21, il Teatro delle Ariette si esibirà in uno spettacolo tra teatro e cucina

Si apre con uno spettacolo/convivio l’anteprima “In Collina” dell’edizione 2025 del Festival Le Città Visibili: martedì 5 agosto al Belvedere di San Leo alle ore 21, il Teatro delle Ariette, compagnia storica che intreccia cibo e teatro per comunicare con il proprio pubblico, metterà in scena “30 anni di grano”: un evento per 40 commensali, seduti a mangiare intorno a un tavolo. Un vero e proprio convivio teatrale durante il quale Paola Berselli e Stefano Pasquini - attori e contadini - preparano le tigelle (un pane tipico del territorio bolognese) per i commensali e raccontano il loro diario lungo tre decenni, fatto di chicchi di grano, storie e tournée internazionali, in un allestimento che li ha visti protagonisti anche in occasione di Matera - Capitale della Cultura Europea. Quella del Teatro delle Ariette è una cifra stilistica unica che svela la meraviglia nascosta dietro gesti apparentemente ordinari e quotidiani, come quelli legati al cibo, e in questa occasione si fonde in modo unico con le location in programma: il teatro si fa scoperta e disvelamento sensoriale e collettivo. Lo spettacolo replicherà anche il 13 e il 20 agosto, rispettivamente all’Osteria Povero Diavolo di Poggio Torriana e a Palazzo Viviani nel Castello di Montegridolfo.
Lo spettacolo:
Paola Berselli e Stefano Pasquini sono sposati dal 18 giugno 1989 e da allora vivono in campagna, alle Ariette, un piccolo podere sulle colline a sud-ovest di Bologna, in Valsamoggia. Sono attori e contadini. Coltivano la terra, il grano e lo trasformano in pane. Non per venderlo, ma per mangiarlo ogni giorno e condividerlo con gli spettatori che incontrano durante i loro spettacoli.
Lo spettacolo è un diario di vita nel corso dell’estate 2019 (dal 18 giugno al 21 settembre), per raccontare attraverso il grano il nostro presente. Raccontare il presente con le sue contraddizioni, le intolleranze non solo alimentari, il rapporto con la terra, gli animali, le piante e gli uomini, il rapporto con la società nella quale tutti noi viviamo. Così è nato Trent'anni di grano Autobiografia di un campo.
Quaranta spettatori seduti attorno a un grande tavolo basso a forma di U. Loro al centro, seduti a terra su un pavimento coperto di chicchi di grano, preparano e cucinano le tigelle (un piccolo pane tipico del territorio bolognese), raccontano il loro diario. Molto lontana l’eco di un’orchestra che suona Summertime. Tre mesi di diario, trent’anni di vita. Forse uno spettacolo. Forse una veglia, come nelle notti d’estate, sotto le stelle, quando ci sentiamo piccoli, molto piccoli, granelli di polvere in mezzo ai campi.
Il Festival Le città visibili- diretto da Tamara Balducci e realizzato con il sostegno del Comune di Rimini, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura - quest’anno giunge alla XIII edizione e propone riflessioni sul nostro tempo con protagonisti che incrociano i differenti linguaggi della scena contemporanea, italiana e internazionale: “In Collina” è un’anteprima del programma, ricco e poliedrico che sarà presentato a breve.