Sciopero negato ai marinai di salvataggio: Riccione Coraggiosa si schiera con loro
Riccione Coraggiosa denuncia la negazione del diritto allo sciopero e chiede nuovi bandi più equi per le concessioni balneari

Riccione Coraggiosa esprime la sua piena solidarietà ai Marinai di Salvataggio, ai quali è stato negato il diritto allo sciopero per motivazioni che, secondo l'associazione, sono alquanto discutibili. Lo sciopero, previsto per il 9 agosto, aveva l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e turisti sul tema della sicurezza negata: nelle ore centrali della giornata, infatti, un solo marinaio di salvataggio è costretto a sorvegliare 300 metri di fronte spiaggia. Una motivazione più che valida, visto che si parla di potenziali vite umane in pericolo. Tuttavia, ciò ha portato alla precettazione di tutti i marinai di salvataggio, poiché la distanza minima di sicurezza è stata valutata in 150 metri.
"Quindi, tutti in torretta: la precettazione dà ragione agli scioperanti… ma non li fa scioperare. Sembra una precettazione che si impugna da sola. Lo sciopero non si potrà fare, ma la manifestazione sì." Riccione Coraggiosa sarà presente per sostenere la lotta dei Marinai di Salvataggio, sia sulle rivendicazioni dello sciopero, sia su altre questioni aperte, come il nuovo Contratto Integrativo Provinciale.
Le mancate risposte reiterate da parte dei concessionari demaniali confermano l’urgenza di indire bandi per le nuove assegnazioni delle concessioni. Riccione Coraggiosa annuncia che si impegnerà affinché, nei bandi, vengano inserite norme più tutelanti per i lavoratori degli stabilimenti balneari e per la sicurezza dei bagnanti.
Anche Sinistra Italiana Rimini esprime solidarietà ai Marinai di Salvataggio ai quali oggi è stato negato il diritto allo sciopero.
"Il servizio di salvamento non può essere considerato un mero costo per le imprese del turismo balneare ma un elemento essenziale di qualità e di efficienza del nostro sistema turistico e quindi condividiamo la battaglia che da tempo i lavoratori del servizio di salvamento portano avanti nella nostra città.
E' necessario estendere il servizio di salvataggio, ma bisogna farlo non sulla pelle dei lavoratori o su quella dei turisti, partendo dal riscrivere un Contratto integrativo provinciale che risponda alle esigenze di oggi del turismo riminese. "