"Sicurezza? I sindaci contano zero": Sadegholvaad difende la sindaca di Riccione dalle polemiche
Il primo cittadino riminese: "Da assessore nel 2021 difesi in situazione analoga la sindaca del centrodestra Tosi"

Stop alle polemiche tra sindaci e consiglieri comunali, sulla sicurezza le responsabilità sono dei Governi. Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene sul tema, dopo le polemiche del centrodestra nei confronti della sindaca dem della Perla Verde, Daniela Angelini, relativamente agli ultimi episodi di cronaca che hanno interessato Riccione. Il primo cittadino ricorda quando da assessore del Comune di Rimini, nell'agosto 2021, difese la sindaca di centrodestra di Riccione, Renata Tosi, al centro delle polemiche politiche per le rapine e gli episodi di microcriminalità con protagoniste le baby gang. Lo fece con queste parole: "Sulla sicurezza i sindaci hanno armi poco più che spuntate e questo vale per tutti i Comuni, a prescindere dal colore politico".
Parole ancora attuali oggi, nell'estate 2025, quella in cui il territorio riminese ha registrato un minor numero di rinforzi estivi, dai 330 del 2023 ai 213 del 2025: "A me non interessano le polemiche ma i numeri parlano da soli. Si tratta di un sostanziale declassamento per i 27 Comuni della provincia di Rimini sul fronte dell'ordine pubblico e della sicurezza, a fronte di presenze turistiche che fanno di Rimini e del suo territorio la prima destinazione balneare del Paese".
I sindaci e le forze politiche locali sono dunque invitati a far fronte comune, per sollecitare l'Esecutivo e sensibilizzarlo sulla necessità di rinforzi permanenti per il territorio riminese. E invece è "Troppa ghiotta la tentazione di tirare la giacchetta a parti invertite al sindaco di turno, pensano e sperando di cavalcare una polemica per qualche voto in più".
Sadegholvaad rilancia il suo appello:"Negli anni si sono alternati governi di tutti i colori e ministri di tutte le forze politiche, ma nessuno ha mai preso seriamente in considerazione le legittime richieste del nostro territorio. Su questo dobbiamo combattere una battaglia comune, altroché dividersi per ragioni bassamente elettorali! Questa è una sfida che riguarda tutte le amministrazioni, visto che i poteri di legge dei sindaci in materia equivalgono a poco più di zero".
Una sfida che viene vanificata da una politica che fa il gioco del ping pong: "governi tu/ti attacco io, governo io/mi attacchi tu". Fino alla prossima puntata, scaricando su Comuni, sindaci e polizie municipali le responsabilità che costituzionalmente appartengono allo Stato. Articolo 117 Costituzione Italiana: La sicurezza è una materia di competenza esclusiva dello Stato, rientrando tra le funzioni fondamentali di sovranità".