Spinta e trascinata con la corda in camera e poi picchiata: donna denuncia violenze del compagno
Violenze dal compagno: la Procura chiede archiviazione, gli avvocati della donna si oppongono

I legali di una 63enne, residente a Rimini, si sono opposti alla richiesta di archiviazione della Procura delle indagini preliminari che riguardano il marito della donna, un 66enne di nazionalità straniera.
Il gip dovrà decidere su un nuovo caso di maltrattamenti in famiglia, denunciati dalla 63enne, un soggetto fragile, affetta da disabilità e legata all’indagato da una lunga convivenza, poi interrotta. Le ipotesi di reato sono appunto i maltrattamenti in famiglia, il sequestro di persona e lesioni aggravate.
Negli anni, secondo quanto denunciato dalla 63enne, assistita dagli avvocati Rocco Barillaro e Francesca Scoleri, l’uomo ha modificato radicalmente il proprio atteggiamento nei suoi confronti, prima iniziando con i maltrattamenti verbali, insulti e offese, poi, a inizio 2024, con il primo episodio di violenza fisica.
La donna ha denunciato di essere stata aggredita al culmine di una lite nata dagli insulti rivolti dall’uomo: prima lui l’avrebbe spinta facendola cadere a terra, poi con l’utilizzo di una corda l’ha trascinata nella camera da letto della donna – i due dormivano da tempo in letti separati – e l’ha picchiata con la stessa corda, utilizzata come frusta, sulla schiena.
Lui, sempre secondo quanto denunciato dalla xxenne, prima di uscire di casa l’avrebbe chiusa a chiave in camera, promettendo di “completare l’opera” una volta tornato. Ma la donna, che aveva con sé lo smartphone, ha chiamato i Carabinieri, che hanno immediatamente contattato l’uomo. Nella sua camera da letto sono stati trovati la corda, le chiavi della camera della convivente e un martello.
I Carabinieri, nell’attività di indagine, hanno sentito i figli dell’uomo e della donna, nati da precedenti rapporti, mentre la 63enne ha denunciato dai aver subito, pochi giorni fa, un’altra pesante aggressione, che le ha provocato ferite e tumefazioni al volto. Gli avvocati si dicono sorpresi della richiesta di archiviazione firmata dalla Procura e chiedono che si accertino le responsabilità dell’uomo.
