SS258 Marecchiese, l’ennesima vittima: il Comitato Valmarecchia Futura chiede sicurezza

Dopo l’ennesima tragedia, il comitato chiede azioni concrete e tempi certi per i due incontri con Anas e Regione

A cura di Grazia Antonioli Redazione
20 dicembre 2025 15:29
SS258 Marecchiese, l’ennesima vittima: il Comitato Valmarecchia Futura chiede sicurezza -
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Lo scorso 15 dicembre la SS258 Marecchiese è stata teatro di un grave incidente che ha causato la morte della giovane Martina Gnoli. Il Comitato Valmarecchia Futura rinnova cordoglio e vicinanza ai familiari, sottolineando come la strada sia da tempo pericolosa e richieda interventi urgenti. Il comitato sollecita sindaci, Provincia, Regione e Anas a garantire finalmente sicurezza e azioni concrete, ricordando gli incontri programmati per discutere la messa in sicurezza e l’inserimento della strada nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti.

La nota stampa del Comitato Valmarecchia Futura

Lo scorso 15 dicembre, purtroppo ancora una volta, la nostra SS258 Marecchiese è stata teatro di una tragedia stradale che ha spezzato la vita di Martina Gnoli, una nostra giovanissima concittadina e gettato nel dolore la sua famiglia e la nostra comunità. Il Comitato Valmarecchia Futura rinnova il più profondo cordoglio e la sua vicinanza ai familiari e a tutte le persone coinvolte in questo terribile incidente.

Episodi come questo non sono isolati. La Marecchiese continua a dimostrarsi una strada pericolosa, insicura e obsoleta rispetto alle esigenze di traffico moderno e alla sicurezza degli utenti. Solo negli ultimi mesi ha visto accadere, purtroppo, numerosi sinistri con esiti molto gravi.

La percezione diffusa tra chi percorre la strada quotidianamente è quella di un rischio costante. Del resto stiamo parlando concretamente della strada più incidentata della provincia.  

La sicurezza non può più essere un’opzione, ma deve essere una priorità assoluta. È arrivato il momento di agire con decisione.

Non possiamo aspettare che Rimini decida se fare o no la nuova Statale 16. In 20 anni non si è trovato un accordo: non possiamo più aspettare! Non siamo più disposti a continuare a sederci ai tavoli diplomatici ascoltando solo di chi è la colpa per i ritardi.

Ci rivolgiamo ai sindaci, alla Provincia di Rimini, alla Regione Emilia-Romagna e ad Anas: è ora che iniziate ad amministrare i territori come buoni padri di famiglia. Come persone capaci e responsabili che si prendono cura, lottano, si fanno rispettare e riescono a portare a termine ciò che dicono, almeno per la sicurezza.

Il nostro comitato, è stato finora straordinariamente democratico, cercando sempre la via del dialogo. Oggi, la maggioranza di questo gruppo ha perso la pazienza. Perché dentro questo gruppo ci sono soprattutto madri e padri che non vogliono più leggere di sciagure su questa strada.

Ci sono due attività molto importanti in programma: l’incontro tra Anas, sindaci e Provincia per un confronto tecnico e quello tra sindaci e Regione per inserire la ss258 nel Prit (Piano Regionale Integrato dei Trasporti).

Vediamo se entro l’anno verranno comunicate, almeno, le date dei due incontri.

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