Stadio del Baseball di Rimini, assessore all'attacco: "Impianto di valore ostaggio di un contenzioso senza fine"
Querelle Stadio del Baseball di Rimini, l'assessore Lari fa il punto in Consiglio Comunale

“Stiamo valutando tutte le misure necessarie a tutela della comunità e dell’amministrazione, a partire dalla gestione delle utenze e dalla manutenzione dell’impianto che, fino a nuova disposizione, restano formalmente a carico dell’Asd Rimini Baseball”.
Così l’assessore Lari, in Consiglio Comunale, ha replicato a un’interrogazione presentata dal consigliere Zamagni sulla situazione dello stadio del Baseball, in via Monaco, che da anni è al centro dei contenziosi in tribunale.
Nel 2010 la gestione fu concessa all’Asd Rimini Baseball, all’epoca di Rino Zangheri, fino al 30 ottobre 2022. “Grazie ai ricorsi e al decreto milleproroghe, la concessione è stata prorogata al 31 dicembre 2024”, ha evidenziato Lari.
Scaduta la proroga, il 20 febbraio 2025 il Comune ha chiesto ufficialmente la restituzione dell’impianto, mentre a inizio marzo è stata revocata la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande nella pizzeria gestita dall’attuale legale rappresentante dell’Asd Rimini Baseball, che ha fatto ricorso alle vie legali: il Tar ha respinto i ricorsi ad aprile.
Ma la partita giudiziaria non è ancora finita: il Consiglio di Stato ha sospeso temporaneamente gli effetti dei provvedimenti emanati dal Comune per garantire la continuità della gestione durante la stagione, mentre il 20 novembre 2025 il Tar si pronuncerà sul ricorso dell’Asd Rimini Baseball sul rinnovo al Comune, da parte di Arpae, della concessione demaniale del terreno.
“Detto questo, ci sono alcuni elementi indiscutibili: il Tar ha riconosciuto che lo stadio è occupato senza titolo, il presidente dell’Asd ha ammesso pubblicamente di avere un debito con il Comune (tramite intervista al Corriere Romagna, ndr) superiore a 150.000 euro“, ha evidenziato Lari. Inoltre, come noto, oggi l’Asd Rimini Baseball non è affiliata ad alcuna federazione sportiva e non partecipa ai campionati: l’attività è portata avanti da New Rimini Baseball, Junior Rimini e Falcons.
Sulla situazione debitoria, Lari evidenzia: “Per quanto riguarda il canone annuo previsto dalla convenzione l’Asd ha pagato solo due annualità (2022 e 2023) tra il 2018 e il 2024. Mancano all’appello cinque anni, per un totale di 7.625 euro. Le procedure di sollecito e riscossione non hanno dato risultati concreti. Poi c’è la questione delle utenze: luce, acqua e gas. Dal 2014 al 2023, la quota che spettava all’Asd ammonta a quasi 150.000 euro, a cui si aggiunge una stima di 18.500 euro per il 2024. Anche in questo caso, sono stati riscossi solo 277 euro. Sommando canoni e utenze, il debito complessivo sfiora i 177.000 euro”.
Un’altra anomalia è proprio legata alla pizzeria, ha sottolineato l’assessore: “L’insegna dello stadio, che oggi promuove un’attività di ristorazione, non ha alcuna autorizzazione”.
“Come dicevo all’inizio, questi sono i fatti. Tutti gli atti adottati dagli uffici comunali sono pienamente legittimi e motivati. Ma non possiamo ignorare che questa situazione, fatta di proroghe, ricorsi e sospensioni, è diventata un’anomalia. Un impianto sportivo di grande valore è ostaggio da anni di un contenzioso continuo, con la macchina della giustizia che una volta dà ragione a noi e una volta la sospende“, chiosa l’assessore.