Stadio Neri, il Rimini Calcio attacca: "Il Comune fa ostruzionismo. Legali in azione"
"Stiamo valutando se sussistano fattispecie penalmente rilevanti", la nota del Rimini Calcio

Il Rimini Calcio attacca l'amministrazione comunale, definendo illegittimo il divieto di utilizzo dello stadio Neri per la gara di domani (domenica 7 settembre) con la Ternana. La proprietà parla di decisione del Comune che è giunta "al termine di una serie di comportamenti altalenanti e privi della necessaria chiarezza amministrativa" e annuncia azioni legali: "I nostri avvocati stanno analizzando la decisione del Comune e la possibile sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti". Non ci sono al momento comunicazioni invece sul reperimento di uno stadio, omologato per la C, in cui giocare a porte chiuse la sfida con la Ternana.
La nota del Rimini Fc
La società Rimini Fc, oggi rappresentata dalla nuova proprietà, intende informare con la massima trasparenza tifosi, istituzioni, stampa e opinione pubblica in merito alla grave situazione che si è venuta a creare in vista della prossima partita di campionato.
Nonostante l’impegno concreto assunto dalla società di regolarizzare le pendenze pregresse attraverso un piano di rientro già formalmente inoltrato agli enti competenti, la stessa si è trovata di fronte a un atteggiamento gravemente ostruzionistico da parte del Comune, culminato nel diniego – a nostro avviso totalmente illegittimo – dell’utilizzo dello stadio comunale per lo svolgimento dell’incontro previsto.
La decisione del Comune, giunta al termine di una serie di comportamenti altalenanti e privi della necessaria chiarezza amministrativa, è attualmente al vaglio dei nostri legali, i quali stanno analizzando la possibile sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti.
Rimini F.C. ribadisce con fermezza la volontà di proseguire con il proprio progetto sportivo, fondato su serietà, trasparenza e senso di responsabilità. Allo stesso tempo, comunica che intraprenderà ogni azione consentita dall’ordinamento giuridico per tutelare i propri diritti e per dimostrare, in ogni sede, le ragioni di chi ha creduto – con determinazione e investimenti concreti – in un percorso di rilancio sportivo e sociale, che oggi qualcuno sembra voler ostacolare sin dalle sue fondamenta.
Confidiamo nel sostegno dei nostri tifosi, nella comprensione degli appassionati e nella giustizia delle istituzioni affinché venga ripristinata al più presto una situazione di legalità e buon senso.