Rimini, Giammarioli si presenta: "Sono un ristrutturatore. La società era a pezzi per la precedente proprietà"
Intanto si muove il mercato. Bassoli e Petta per rinforzare la difesa


di Riccardo Giannini, inviato sul posto Riccardo Valentini
Stefano Giammarioli è ufficialmente entrato nel Rimini Calcio, per ricoprire i ruoli di direttore generale e direttore sportivo. Da settimane stava però già lavorando dietro le quinte: avute le giuste garanzie della società, GIammarioli ha sciolto le riserve e ora si impegnerà ufficialmente per risollevare le sorti del Rimini, già del mercato degli svincolati.
In difesa ci sono l'esperto Bassoli e l'Under scuola Lazio Petta, in attacco sono attesi due rinforzi. Ne parlerà a breve Giammarioli in conferenza stampa all'EuroHotel di Miramare.
Giammarioli si presenta: "Sono stato chiamato una settimana fa da questa proprietà, all'inizio, anche per miei impegni precedenti, non avrei mai pensato di accettare. Poi con chiacchierate continue siamo riusciti a conoscerci meglio e dopo alcune richieste, abbiamo deciso da ieri di intraprendere questo percorso insieme. Non nascondo che se questa situazione l'avessi trovata da un'altra parte, mi sarebbe interessato poco e niente. Sono a Rimini, un'ora e un quarto da casa, una piazza ambita da tanti e con prospettive di lavoro incredibili. Siamo qua per riorganizzare tutto. Sarà un percorso difficile. Però siamo abbastanza determinanti, conosciamo questo mondo bene, facciamo questo lavoro da 30 anni".
Sulla riorganizzazione societaria e sul doppio incarico assunto: "Non volevo figure intorno che non conoscevo. Pochi ma buoni è la miglior soluzione. Così ho chiesto il doppio incarico, in questo momento il Rimini ha bisogno di poche persone, che conoscono il mestiere. Ecco perché mi sono portato dietro il segretario generale (Giuseppe Bellantoni, ndr), che ringrazio assieme al team manager Gatta. È stato fatto un lavoro di livello altissimo: riordinare in poco tempo la società. Io non sono venuto per fare l'accattone, per prendere un contratto e scappar via. Faccio questa professione da trent'anni. Non mi piacciono i personaggi strani. Voglio solo giovani, persone che hanno entusiasmo e che vogliono imparare. Io conosco tutti in questo mondo. Conosco tutti quelli che sono seri e quelli che non sono seri. Non lo determino io, ma il loro curriculum. Io voglio attorno a me persone trasparenti e chiare: è una delle condizioni che ho dato alla proprietà. Io poi mi butto sul fuoco per tutti".
"La società era a pezzi: la gestione non era sostenibile. E le gestioni non sono sostenibili portano il disastro", precisa Giammarioli, riferendosi alla precedente gestione della Ds Sport Benefit. "Noi invece andremo a controllare anche l'euro", aggiunge. Una frase più rassicurante del "Massima resa, minima spesa" della patronne Giusy Scarcella...Dal nuovo dg, massima attenzione alla parte organizzativa, non solo al mercato degli svincolati. "Le prime cose di cui ho parlato con la signora? (La Scarcella, ndr). Settore giovanile e magazziniere, che è il simbolo di una società. Il trattare bene un magazziniere è un passo fondamentale. Io avevo problemi con i presidenti che trattavano male i magazzinieri".
Giammarioli torna sul tema della precedente proprietà: "Non mi piace parlare degli altri: ma una gestione che fa delle perdite non ha fatto bene. I risultati sportivi sono stati eccellenti. Ma dall'alto della mia esperienza ho sempre camminato su due binari: risultati sportivi e sostenibilità. Inutile fare bene un anno e poi rischiare le peggio cose. Meglio fare anni a metà classifica con una società organizzata e con i conti a posto".
"Il primo lavoro è riorganizzare tutto. Poi il settore giovanile. Oggi tesseriamo tutti per partire con le squadre, con le trasferte. Ho trovato nel settore giovanile dei ragazzi di enorme passione e serietà. Pietro Tamai non lo conoscevo, ma chiederò alla proprietà che stia vicino a me nell'organizzazione e nella gestione della società. È una persona molto seria".
Bassoli, Falasco e Leoncini sono i tre nuovi acquisti! Si lavora per la punta. Doveva essere Scappini, ma ci sono problemi per il tesseramento legati al suo impiego con la Virtus in Champions.
Leoncini, centrocampista Under, torna a Rimini dopo l'esperienza a Pisa e Legnano. Falasco è invece un braccetto o quinto di piede mancino, classe 1993, dalla lunga esperienza in categoria.
"50 giocatori si sono proposti in questi giorni", puntualizza Giammarioli, che sta valutando 2-3 nomi per il ruolo di centravanti.
Il nuovo Rimini giocherà così: Vitali in porta, Lepri, Bellodi e Bassoli in difesa, Longobardi e Falasco sulle fasce, Leoncini, De Vitis e Piccoli a centrocampo, in attacco con Capac ci sarà un attaccante esperto. Quattro Under, una squadra più esperta e strutturata.
Giammarioli ha ribadito quanto avevamo già scritto (e anticipato). Il Rimini fa mercato perché ha portato il monte ingaggi (inclusi anche i collaboratori tecnici, non solo giocatori e allenatore) sotto il milione. Determinanti anche gli accordi con i giocatori già in maglia biancorossa, relativamente ai bonus per il raggiungimento degli obiettivi di squadra, che gravano sul tetto ingaggi da considerare per la produzione della fideiussione integrativa. Sono stati sostituiti con bonus individuali, che invece non sono considerati ai fini della fideiussione.
Lasciando il tema mercato, Giammarioli precisa una cosa significativa. Collabora con un fondo, ma non è arrivato qua per conto dell'investitore, bensì su chiamata della proprietà, la Building Company. E ha ribadito: il Rimini verrà venduto solo per volontà di Giusy Scarcella. Il nuovo dg ribadisce l'intenzione di incontrare anche i tifosi. E di parlare anche con il sindaco.
Interviene ora Valerio Perini: "I soldi incassati dal mercato saranno utilizzati per la gestione ordinaria. La Building ha fatto di tasca propria, mettendo i soldi sul tavolo per provvedere alla scadenza". Parole chiare: la Building Company non intende lasciare Rimini a breve. Perini precisa che tutte le decisioni sportive saranno di competenza di Giammarioli, anche se il budget sarà ovviamente stabilito dalla proprietà. "La società precedente aveva fatto investimenti più importanti rispetto a quelli che poteva permettersi. Stiamo cercando di rientrare nei parametri per permettere al Rimini di avere una stabilità. Abbiamo dato carta bianca al direttore, con i paletti economici messi dalla proprietà. Ma faremo una squadra che possa lottare per la salvezza".
Capitolo settore giovanile: a breve dovrà essere ufficializzato anche l'allenatore della Primavera, considerato lo spostamento di Filippo d'Alesio in prima squadra. Due contatti, uno con un ex giocatore di Serie A che sarebbe il prescelto. Il Rimini avrà anche una struttura scouting formata da "4 ragazzi giovani che lavoreranno per settore giovanile e prima squadra".
Qualora il Rimini non riuscisse a salvarsi, la Building Company rimarrebbe? "Se si riesce a organizzare una società che sia sostenibile e credibile, male che vada il Rimini fa la serie D, non l'Eccellenza. Io sono venuto perché Rimini è vicina, una piazza con tanti amici, come Renzo Tasso che mi parla sempre del Rimini, Lele Zamagna che mi parla sempre del Rimini. Lavorare in Serie C o in D per me cambia poco", le parole di Giammarioli.
Altra parentesi sullo sponsor tecnico: rimarrà Givova. Arriverà la nuova maglia con la coccarda della vittoria della Coppa Italia. La società pensa di avere le nuove divise per martedì prossimo, con il Guidonia. Ma più probabile sia per il prossimo fine settimana.
Riemerge il nome di Vitaglione nella conferenza stampa, su domanda della collega del Resto del Carlino, Donatella Filippi: "Con Giuseppe Vitaglione ci ho parlato, lo conosco. Non so che rapporti abbia con la presidentessa (accenna a un "è parente con la presidentessa", ndr). Mi si è presentato come si sono presentate tante persone. Io parlo con tutti, saluto con tutti. Nella vita privata io mi faccio i ca...miei. Mi è simpatico, ha fatto due battute in napoletano. È un appassionato di calcio e abbiamo parlato di pallone", le parole di Giammarioli.
Infine capitolo stadio Neri, riprende parola Perini: "Come ha detto il direttore, vogliamo riprendere il dialogo con l'amministrazione comunale in maniera pacifica. Non con l'ascia di guerra: da entrambe le parti sarebbe controproduttivo (controproducente, ndr). Stiamo pagando tutto, a oggi non c'è nulla di scaduto. Non tutti hanno dato la notizia corretta: quello che stiamo pagando, sono le pendenze della vecchia gestione. Noi chiediamo alle istituzioni di collaborare, come detto alla prima conferenza stampa: non per la Building, ma per il Rimini. Se Building e il Comune vanno allo scontro, ci rimette la Rimini Calcio". Ricapitolando: se al Tar dovesse prevalere il Comune di Rimini, ci sarà comunque la possibilità di ottenere il Romeo Neri attraverso il dialogo, vista la regolarità dei pagamenti. "Ma non sappiamo ancora i motivi del rifiuto da parte del Comune di non concederci lo stadio a seguito della nostra richiesta del 28 agosto", spiega Perini. Prima c'era l'inadempienza (la Building avrebbe pagato la rata di settembre per errore invece di quella di agosto. Pagamento poi fatto il 1° settembre). Ma poi il Comune ha comunque negato lo stadio.
Attenzione: entro fine mese la Building Company pagherà Rota. Perini: "Prima abbiamo pagato le cose più importanti, i contributi, che avrebbero portato punti di penalizzazione. Il curatore è stato informato". Pagamento non a rate, come noto la rateizzazione è stata rifiutata da Rota. Anche in questo caso era una pendenza della vecchia proprietà.
A Rimini quindi la situazione si sta normalizzando. Ora si torna a parlare, finalmente, di calcio giocato...parentesi del Tar per lo stadio a parte.
La rosa del Rimini
Portieri: Vitali, Gagliano (under), Pirini (Under).
Difensori: Bassoli, Bellodi, Lepri (Under), Petta (Under), Fabbri (Under), Luzaic (Under), Moray (Under).
Quinti: Boli, Falasco, Ferrarini, Mini (Under), Longobardi (Under).
Centrocampisti: Asmussen (Under), Gemello (Under), Leoncini (Under), Fiorini, De Vitis, Piccoli.
Attaccanti: D'Agostini (Under), Capac (Under), Feliziani (Under), Rubino (Under), Frati (Under).
OBIETTIVI: un centrocampista (Under), due attaccanti.