“Insieme per la natura del mare” è il titolo dell’appuntamento di ieri (martedì 9 agosto) organizzato dall’associazione “Basta Plastica in Mare Network” sulla spiaggia del Bagno delle Rose. Erano presenti, tra gli altri, l’assessore Anna Montini, il Primo Luogotenente della Capitaneria di Porto Vincenzo Pretella, la consigliera comunale Annamaria Barilari, i rappresentanti dei comitati turistici, Mauro Vanni di Confartigianto Balneari e il Bagnino d’Italia Gabriele Pagliarani.

“Dar voce al mare” è la finalità che si sono proposti i membri del direttivo dell’associazione Basta Plastica in Mare. L’intento è quello di mettere in campo azioni concrete per sensibilizzare turisti e bagnanti sulla necessità di invertire la tendenza sul consumo della plastica, soprattutto quella monouso.
“A detta di tutti è un flagello del pianeta, ma basta parlare, bisogna agire. E ciascuno faccia la propria parte, noi insieme tentiamo di non darci più alibi. Poiché noi tutti a decidiamo il merketing con le nostre scelte negli acquisti”, ha commentato la presidente Manuela Fabbri.
“Noi siamo l’avamposto e le sentinelle della risorsa mare, per noi naturale ma anche economica. La plastica che raccogliamo in spiaggia e sulla battigia è troppa, soprattutto delle calze-reti degli allevamenti di cozze. Bisogna che tutti cambiamo le nostre abitudini, anche le più consolidate, ma peggiori”, ha aggiunto Mauro Vanni.
La Barilari ha argomentato proposte per dare riconoscimento agli operatori turistici “ambientalmente sostenibili”. Anna Montini ha ricordato invece il protocollo Romagna Plastic Free, per ridurre il consumo di plastica, ma il periodo della pandemia ha rallentato inevitabilmente l’esecuzione del piano. “Noi come Comune abbiamo fatto molto nelle scuole con le borracce e gli erogatori di acqua depurata, e così a poco a poco stanno facendo anche le imprese alberghiere e i bar, tentando di eliminare le famigerate bottiglie di plastica”, ha evidenziato Montini.
Manuela Fabbri si è soffermata anche sui premi di laurea agli studenti del Campus di Rimini dell’Università di Bologna, due borse di studio da 3.500 euro ciascuna: il primo, sulla salute del mare, è intitolato ad Aleardo Maria Cingolani, già ammiraglio e fondatore dell’associazione, il secondo sulla sostenibilità del turismo è intitolato all’imprenditore alberghiero Alessandro Massani, tragicamente scomparso all’Isola dell’Elba dove i figli e la moglie proseguono l’attività.
“Stiamo costituendo il Comitato scientifico che selezionerà le tesi di laurea e alla ripresa dell’anno accademico entreremo nel merito”, conclude Manuela Fabbri.