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Strada Marecchiese, un lettore: "Non si vive di sola bellezza ed arte, Valmarecchia in lenta agonia"

Strada Marecchiese, le riflessioni di un lettore di altarimini.it

A cura di Redazione
10 agosto 2023 13:49
Strada Marecchiese, un lettore: "Non si vive di sola bellezza ed arte, Valmarecchia in lenta agonia" - Foto di repertorio, strada Marecchiese
Foto di repertorio, strada Marecchiese
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Spett.le Redazione,

sono nato in Valmarecchia più di 70 anni fa, pur vivendo a Roma ho sempre passato molti mesi a Maiolo e ho potuto seguire e vivere la storia della valle.

Della strada veloce se ne parla da ormai 60 anni sia per il collegamento con la Toscana che con la Riviera. Più che la politica grandi gruppi di potere ne hanno impedito la costruzione per vari motivi.

Negli anni la valle è andata impoverendosi, per aziende che hanno chiuso, per mancanza di lavoro cercato altrove, per campanilismi che ne hanno impedito la crescita, iniziative lasciate morire per mancanza di supporto od ostacoli posti dalle amministrazioni locali, aree artigianali che si sono spostate altrove per ripicche di parte, persino per l’isola ecologica “scontri” tra amministrazioni.

Mai nessuno ha valorizzato la valle, amministrazioni cieche senza piani regolatori per agevolare nuovi insediamenti, terreni rimasti agricoli “per favorire i figli degli agricoltori”, figli che da decenni vivono altrove e non fanno più ritorno perché “non c’è più niente” inteso come svaghi, iniziative, progetti.

Ora il problema non è solo la strada, pure molto importante perché per andare a Rimini si impiega circa un’ora se non si incontrano tir, trattori, mezzi agricoli di ogni genere, si incontrano decine di attraversamenti pedonali, semafori, rotonde e rallentamenti di ogni tipo, il problema è l’abbandono della valle che si è bella paesaggisticamente, accogliente per il carattere della gente ma non si vive solo di bellezza e di amore per la valle.

Non mi sembra che ci siano iniziative che tendano a ridurre la lenta agonia della valle, è proprio questa mancanza di collegamenti veloci per le imprese che danno lavoro e il sopportare anche due ore al giorno in auto per raggiungere i posto di lavoro. L’ecosostenibilità è una grande cosa ma deve dare all’uomo ciò che l’uomo da alla natura, non deve limitare alcun progetto. Una linea ferroviaria elettrica forse sarebbe ultimata quando le auto andranno ad idrogeno. Provo amarezza a vedere questo andamento di inerzia costante.

Cordialmente

lettera firmata

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