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Stretta sui negozi automatici h24 a Rimini: a rischio attività e posti di lavoro

Il Comune impone l'obbligo di vigilanza per evitare i balordi della notte. Il settore insorge

A cura di Redazione
30 giugno 2025 15:30
Stretta sui negozi automatici h24 a Rimini: a rischio attività e posti di lavoro - Foto Ansa
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Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, contesta fortemente la decisione del Comune di Rimini di firmare un’ordinanza che imporrà l’obbligo di presenza di personale incaricato per il presidio e la sorveglianza dei negozi automatici h24 in piazzale Cesare Battisti, corso Giovanni XXIII, via Dante, via Tempio Malatestiano e piazza Ferrari, pena multe e stop. 

“I gestori dei negozi automatici h24 sono dei commercianti come gli altri– spiega il Presidente di Confida, Massimo Trapletti – Come loro, sono vittime dei balordi della notte e dei vandali che con i loro comportamenti danneggiano proprietà e causano schiamazzi. L’ordinanza è un tentativo errato di risolvere una situazione di degrado generalizzata, che mira a colpevolizzare i gestori dei negozi automatici h24 che nulla c’entrano. Pertanto, tale ordinanza a nostro avviso causerà unicamente danni economici agli operatori del settore mettendo a rischio la loro attività imprenditoriale”.

Il settore della distribuzione automatica si impegna da anni nel fornire un servizio sicuro per tutti, soprattutto su strada: la maggior parte dei gestori, infatti, ha dotato i propri esercizi commerciali di sistemi di videosorveglianza avanzati con, ad esempio, videocamere bidirezionali al servizio anche delle forze dell’ordine qualora necessario. A questo proposito, Confida ha sottoscritto un accordo con A.n.i.v.p, Associazione Nazionale Istituti di Vigilanza Privati, per fornire ai gestori strumenti e professionalità dedicati alla sicurezza e compliance urbana dei negozi automatici h24. Infine, il settore si è dotato di un protocollo volontario di qualità, il “Top Quality Negozi Automatici H24”, che ha l’obiettivo di rappresentare uno standard qualitativo del servizio dei negozi h24 per la tutela e il rispetto dei consumatori di questo particolare comparto.

L’accusa di vendere, in alcuni distributori, alcol senza alcun tipo di limite orario e controllo fisico – conclude il Presidente Trapletti – denota una scarsa conoscenza delle normative che regolano il settore e la distribuzione di alcolici al pubblico. I distributori automatici che somministrano alcolici, infatti, seguono rigidamente la legislazione nazionale che prevede sistemi di erogazione attraverso il riconoscimento dell’età anagrafica, e solamente nelle fasce orarie previste dalla legislazione territoriale dove operano e le normative locali laddove sono presenti”.

Il settore della distribuzione automatica è una filiera importante del tessuto economico nazionale che comprende 3.000 imprese (di cui 196 in Emilia-Romagna e 15 a Rimini) che danno lavoro a 33mila persone. L’Italia, infatti, con le sue 808 mila vending machine, ha la più ampia catena distributiva alimentare automatica in Europa, e contribuisce ad un’importante funzione sociale: garantire idratazione e ristoro a 25 milioni di italiani nei luoghi che frequentano ogni giorno, come uffici e fabbriche, luoghi di transito, scuole, università e ospedali. 

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