Tennis, San Marino Open. Santi: 'Il torneo ha confermato la sua forza'
Il presidente Elia Santi: 'Subito al lavoro per continuare a crescere'. Il direttore Mahena Abbati: 'Il gradimento di pubblico e giocatori ci ripaga degli sforzi'

A 13 anni di distanza da Martin Klizan e ventisette anni dopo Dominik Hrbaty un giocatore slovacco è tornato ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro degli Internazionali di Tennis San Marino Open. A firmare l’impresa Lukas Klein, che senza essere inserito nel novero delle teste di serie si è aggiudicato il Challenger ATP 125 (montepremi € 181.250) conclusosi domenica sera al Centro Cassa di Risparmio di Montecchio, alla presenza anche dei Capitani Reggenti, Denise Bronzetti e Italo Righi.
“Inizialmente poteva esserci qualche perplessità, in considerazione del cambio di data e della concomitanza con due tornei ATP 250 sulla terra in Europa, però alla prova dei fatti il torneo si è dimostrato più forte anche di questo – sottolinea Elia Santi, presidente della Federazione Tennis Sammarinese, nel tracciare il bilancio della 32ª edizione, la prima per lui in questa veste – e quindi siamo soddisfatti di come è andata avendo avuto un numero di presenze costanti come spettatori nell’arco dell’intera settimana tanto che come biglietteria abbiamo incassato pressoché la stessa cifra del 2024 pur senza avere un nome di richiamo quale Fabio Fognini, che aveva garantito lo scorso anno un paio di pienoni di pubblico serali sul Centrale. Personalmente ero all’esordio da numero uno della federazione, è vero, ma ho maturato negli anni una certa esperienza all'interno dello staff organizzativo e sono veramente onorato di rappresentare il nostro movimento in quello che è l'evento sportivo internazionale più importante che si svolge nel territorio dell’antica Repubblica”.
Un torneo all’insegna della linea verde, con numerosi Next Gen in campo, uno dei quali (il croato Dino Prizmic) è arrivato in finale, fermato solo dalla grande rivelazione degli Internazionali di San Marino 2025. “Klein non era tra i favoriti della vigilia però nel suo cammino ha eliminato tante teste di serie, a cominciare dal francese Royer, n.1 del seeding, l’austriaco Neumayer, Matteo Gigante, terza forza del tabellone, e appunto Prizmic, n.5. Questo indica che il livello medio del torneo era più alto rispetto anche agli anni passati, rendendo il risultato più incerto e avvincente. Sul fronte italiani oltre a Gigante, reduce da un brillante Roland Garros, gli appassionati hanno potuto vedere all’opera talenti emergenti come Federico Cinà, Carlo Alberto Caniato e Pierluigi Basile, ragazzi che per la loro giovanissima età sono in cerca della necessaria continuità per scalare le classifiche.
Questa edizione rappresentava un punto di svolta, per varie ragioni, con una serie di cambiamenti, a cominciare dalla data, ma anche dall’orientamento e le scelte di noi organizzatori, che sono andate a privilegiare i giovani emergenti, soprattutto italiani ma non solo, in un prossimo futuro attesi protagonisti ad alti livelli nel tour. Sono convinto che le novità siano sempre positive, un qualcosa che migliora gli eventi, come accaduto ad esempio con alcune iniziative collaterali: mi riferisco ai campetti da minitennis allestiti per alcuni giorni alla Cava dei Balestrieri, in centro storico, al ‘Meet, Greet and Play - Incontra e gioca insieme ai campioni’ dedicata ai giovani o al Players Party. Quindi nel seguire la linea tracciata dall’ATP e quelle che sono le tendenze nella Penisola noi come federazione dobbiamo sempre essere attenti e non lasciare nulla al caso”.
Una cosa è certa: anche fuori dal rettangolo di gioco l’esame è stato superato per l’ennesima volta a pieni voti, per un evento che da più di trent’anni promuove un’immagine positiva della Repubblica anche oltre confine, anche grazie a un impianto di livello assoluto. “Riceviamo complimenti dallo staff arbitrale, dai giocatori e tutti gli addetti ai lavori, che hanno riconosciuto la qualità del nostro torneo – fa notare Santi - Offriamo infatti tutta una serie di servizi superiori a quelli che sono gli standard della categoria Challenger, anche in virtù di una macchina organizzativa complessa, ma ormai rodata, e in tal senso va il mio grazie a tutti coloro che ne fanno parte. Una manifestazione, e questo va ricordato con orgoglio, tutta sammarinese in termini di personale e servizi. Insomma un patrimonio dell’intero nostro Paese, come indica del resto il fattivo impegno delle Segreterie di Stato allo Sport e al Turismo, che ringraziamo. Istituzioni per noi decisive per far sì che ogni anno l’evento possa svolgersi, così come sono fondamentali gli sponsor con il loro contributo”.
Aspetti chiave in prospettiva futura, avendo il presidente dato a tutti appuntamento al prossimo anno. “La manifestazione per il 2026 è confermata, dobbiamo ancora valutare in modo definitivo la collocazione in calendario, ma l’intenzione è quella di migliorare ancora. Per poterci riuscire nel contesto attuale è la parte economica quella determinante: lavoreremo dunque per capire se ci sono le possibilità in termini di date e le risorse economiche necessarie per consolidare ulteriormente il torneo e ritagliarsi uno spazio di rilievo ad alto livello”.
Positivo è anche il consuntivo di Mahena Abbati, per il terzo anno consecutivo nel ruolo di direttore del torneo. “Prima di tutto il mio grazie va alla Federazione Sammarinese Tennis per avermi rinnovato la fiducia in questo incarico e alle Segreterie Sport e Turismo che assieme al Comitato Olimpico ci dimostrano concretamente il loro costante supporto – afferma il direttore generale della FST – ma un ringraziamento ancora più grande va a tutte le persone che lavorano dietro le quinte, nei vari settori di competenza, contribuendo al successo della manifestazione. Per tanti mesi abbiamo dedicato tempo ed energie per la riuscita di questo evento e vedere il pubblico numeroso sul Centrale ci ripaga degli sforzi compiuti, come un segno che quello che facciamo viene apprezzato.
E un sentito grazie rivolgo anche ai Capitani Reggenti per averci onorato anche in questa edizione della loro presenza in occasione della finale di domenica sera. Tengo a ribadire come sia stato dimostrato una volta di più il potenziale di questa manifestazione, che non è solo sportiva, ma anche a valenza turistica, con il coinvolgimento delle strutture alberghiere di San Marino con un’occupazione di oltre cento camere per più di una settimana. Inoltre, abbiamo ricevuto in visita una delegazione del Challenger di Manama, capitale del Bahrain, premiato come miglior evento asiatico di questo circuito nel 2024, che ha voluto approfondire la conoscenza del nostro torneo, a sua volta premiato come miglior Challenger Europa-Africa 2024. Ne approfitto per ricordare che da domenica prossima inizierà il torneo internazionale Junior Open ITF Under 18, con la presenza di alcuni dei talenti che in futuro potranno ritagliarsi un ruolo a livello professionistico”.