Tensioni internazionali, cala la fiducia dei consumatori: a Rimini si spera nell'effetto saldi
Vagnini (Confesercenti di Rimini): "Pesano le preoccupazioni legate al contesto internazionale"

A giugno, l’Istat registra un nuovo calo dell’indice di fiducia dei consumatori, che scende da 96,5 a 96,1, confermando un clima di incertezza che grava sulle famiglie e sulle imprese riminese. Secondo Fabrizio Vagnini, presidente di Confesercenti Rimini, il futuro dei consumi dipenderà soprattutto dall’andamento dei saldi estivi e dalla tenuta del turismo, fondamentali per rilanciare un mercato ancora fragile.
La discesa dell'indice dei consumatori conferma "un andamento incerto e altalenante della fiducia dei consumatori, in atto da tempo ma aggravato in parte anche dalle preoccupazioni legate al contesto internazionale", commenta Fabrizio Vagnini, presidente della Confesercenti di Rimini.
L’indice di fiducia delle famiglie registra anche questo mese un lieve calo e continua a collocarsi al di sotto dei valori di inizio anno. Considerando l’intero secondo trimestre, l’indice è in diminuzione di 1,6 punti rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. La fiducia delle famiglie resta dunque fragile, e l’incertezza dei consumatori si riflette nella prosecuzione della fase di arretramento della fiducia delle imprese del commercio, scesa a giugno a 101,9 dal 102,8 di maggio e dal 106,1 di inizio anno.
“In queste condizioni saranno determinanti gli andamenti del prossimo mese di luglio -commenta Fabrizio Vagnini, Presidente di Confesercenti Rimini -, quando l’avvio dei saldi e della stagione estiva potrebbero finalmente favorire un più consistente recupero dei consumi. In una fase di perdurante difficoltà del commercio internazionale e delle esportazioni, in cui l’annunciato possibile rinvio dei dazi americani e la ripartenza dei negoziati darebbero un’importante boccata di ossigeno, le prospettive di crescita dell’economia sono legate ai consumi interni e alla tenuta del turismo".
"L’auspicio- chiosa Vagnini -è che il rientro delle tensioni internazionali, l’avvio dei saldi a luglio e la stagione turistica, che entra nella fase più viva, lascino presagire una svolta e un secondo semestre capace di portare a un risultato di spesa interna superiore alle previsioni”.