Tragedia dopo tuffo in mare, rimane paralizzato. Assolto il concessionario del pontile

Tuffo in mare fatale a un 16enne, che perse l'uso delle gambe. Assolto anche in appello il concessionario del pontile

A cura di Riccardo Giannini Redazione
26 gennaio 2024 17:09
Tragedia dopo tuffo in mare, rimane paralizzato. Assolto il concessionario del pontile - REPERTORIO
REPERTORIO
Condividi

Assolto anche in appello, dall’accusa di lesioni colpose, per il ferimento di un ragazzo riminese, 16enne all’epoca dei fatti, rimasto invalido dopo un tuffo in marea dal pontile di Viserba: oggi (venerdì 26 gennaio) il Tribunale di Rimini ha assolto un imprenditore, concessionario del pontile che costituisce l’attracco per una motonave turistica, perché il fatto non sussiste. La parte civile, chiesto un risarcimento di 2 milioni di euro, aveva infatti impugnato la sentenza del giudice di pace che nel settembre 2022 sancì la non responsabilità dell’imputato, per i fatti risalenti al 21 maggio 2016.

Il 16enne, in compagnia degli amici, aveva scavalcato un cancelletto chiuso e si era tuffato in mare, senza un’adeguata valutazione della bassa marea. L’urto con il fondale causò una lesione spinale e quindi l’invalidità alle gambe al giovane, che fu posto in salvo dagli amici, ma anche da un agente di Polizia e da un Militare della Guardia di Finanza, liberi entrambi dal servizio, trovatisi in spiaggia per trascorrere un momento di relax.

L’imprenditore titolare della concessione del pontile, difeso dagli avvocati Andrea Guidi e Daniele Cola, si è così ritrovato a processo per lesioni colpose: una colpa, secondo il teorema accusatorio, determinata dal non aver installato un cancelletto adeguato a impedire l’accesso e relativa segnaletica.

In merito al primo punto, è stato appurato che il cancelletto fosse alto a sufficienza da impedire il transito diretto, da rendere immediatamente accessibile il pontile: era appunto necessario scavalcarlo. Per ciò che concerne i cartelli, i testimoni si sono “divisi” sulla presenza di quelli che segnalavano il divieto di tuffarsi, ma hanno riferito tutti sulla presenza del divieto d’accesso.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail