Truffa superbonus, Comune di Rimini è parte civile: danno quantificato in 50.000 euro
Truffa superbonus, il processo verte sulla presunta maxi truffa da 440 milioni di euro ai danni dello Stato
Il Comune di Rimini è stato ammesso come parte civile nel procedimento penale scaturito dall’indagine della Guardia di Finanza di Rimini sui bonus edilizi.
Questa mattina (martedì 5 dicembre), davanti al gup Lucio Ardigò, sono state definite le posizioni di alcuni degli indagati nell’inchiesta denominata appunto ‘Free Credit’, processo in parte traslocato per competenza territoriale a Milano e che verte sulla presunta maxi truffa da 440 milioni di euro ai danni dello Stato, consumata attraverso il cosiddetto bonus 110%”. Parte degli imputati hanno patteggiato, altri sono stati rinviati a giudizio e alcuni sono stati assolti.
Il Comune di Rimini, rappresentato dall’avvocato Maurizio Ghinelli, è stato accolto come parte danneggiata con particolare riferimento al reato di associazione per delinquere, reato “che arreca un danno all’immagine della città – ha spiegato il legale – allo sviluppo turistico ed alle attività produttive ad esso collegate”.
Il Comune di Rimini, non essendo qualificato come persona offesa, deve essere inteso come parte danneggiata e il danno subito è stato quantificato nella cifra simbolica di 50 mila euro.
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