Turismo: per Ferragosto miglioramento ma nessun pienone

Ferragosto: le proiezioni di Confesercenti non sono lusinghiere. Il commento di Fabrizio Vagnini

Ferragosto

Una settimana lunga di dibattiti sullo stato del turismo riminese, accesa dalle notizie sull’aumento dei flussi turistici dall’Italia all’Albania. Si entra ora nel vivo, gli ultimi quindici giorni di Agosto – per i quali è previsto peraltro meteo stabile con l’anticiclone africani – sono fondamentali per invertire la tendenza di un’estate che a giugno ha fatto registrare numeri negativi (presenze e arrivi in calo rispetto al 2022), mentre gli operatori hanno confermato difficoltà anche per luglio e per la prima parte di agosto.

Da Confesercenti Rimini arrivano i dati elaborati dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo-Confesercenti in merito alla disponibilità ricettiva presente sui diversi portali di prenotazione online. Dati che confermano una stagione non esaltante per la Riviera Romagnola, che registra un tasso medio di occupazione degli alberghi del 78%, a fronte di una media nazionale del 90%.

Nel dettaglio, evidenzia Confesercenti, “per le località marine in media si registra un calo di circa 4 punti e un punto percentuale per le località dei laghi, le strutture delle aree rurali/collina e di montagna registrano circa 3 punti in meno rispetto allo stesso periodo del 2022”, mentre “per le città d’arte l’occupazione media si ferma all’82% contro l’84% dello scorso anno, le strutture delle località termali salgono all’80% con un incremento di circa un punto”.

“Così – rileva Confesercenti – dopo due mesi di flessione del mercato, le aspettative delle imprese ricettive italiane di recuperare qualche punto percentuale di occupazione nella settimana centrale di agosto sembrano ancora disattese”.

“Livelli lontani del tradizionale pienone di metà agosto”, rileva Confesercenti Rimini, nonostante un ponte di Ferragosto che quest’anno, rispetto al precedente, durerà un giorno in più.

In generale, è prevista una temporanea risalita dei tassi di occupazione per le diverse tipologie di prodotti turistici, ma su livelli inferiori a quelli registrati nel 2022.

“A Ferragosto si registra finalmente un ritorno alla crescita dei flussi turistici, anche se restiamo lontani dalle attese e registreremo con ogni probabilità una flessione del numero di presenze rispetto allo scorso anno”, aggiunge il presidente Vagnini.

“Quest’estate purtroppo – chiosa Vagnini – è stata frenata da numerosi fattori, dal caro-vita, che ha messo in difficoltà soprattutto le famiglie e incrementato i prezzi delle destinazioni, al caos delle tariffe aeree schizzate alle stelle. Elementi che dovrebbero far riflettere sui problemi di sempre del nostro turismo: bisogna utilizzare le risorse del PNRR per migliorare le infrastrutture a supporto dell’economia turistica”.

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