Turista "in ostaggio" per questioni di droga: in appello condanne più leggere

Turista 18enne "sequestrato" perché l'amico non aveva pagato la droga a tre giovani senegalesi, poi arrestati

A cura di Riccardo Giannini Redazione
17 gennaio 2024 13:42
Turista "in ostaggio" per questioni di droga: in appello condanne più leggere - Spaccio di stupefacenti (Repertorio)
Spaccio di stupefacenti (Repertorio)
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Prima del processo di primo grado rischiavano, per i capi di imputazione, condanne a 30 anni di reclusione, ma in appello si sono visti ridurre in maniera significativa la pena. Tre giovani senegalesi, di età compresa tra 19 e 26 anni, erano saliti al proscenio della cronaca per una vicenda avvenuta nell’agosto 2022 a Riccione, in zona Marano.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, che arrestarono i senegalesi dopo un primo intervento delle guardie giurate impegnate nei pattugliamenti degli stabilimenti balneari, uno dei tre avevano concordato di cedere cocaina a favore di un turista milanese di 24 anni che però, invece di pagare, fuggì con lo stupefacente; così i tre trattennero un amico del 24enne, di soli 18 anni, nei pressi delle cabine della spiaggia, allo scopo di utilizzare il suo smartphone per contattare il fuggitivo e farsi pagare.

A processo uno degli imputati, dei tre quello accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio, precisò poi di aver acquistato la cocaina per uso personale e in un secondo momento di aver deciso di cederne una dose al 24enne. Arrivarono comunque pesanti condanne per sequestro di persona a scopo di estorsione, la detenzione di droga, rapina (per lo smartphone preso al 18enne per le telefonate al 24enne) e il porto abusivo d’armi, per il rinvenimento di un coltello: 12 anni e 4 mesi per il più giovane degli imputati, per gli altri due, rispettivamente, 11 anni, 11 mesi e 10 giorni, 11 anni, 9 mesi e 10 giorni.

Difesi dall’avvocato Massimiliano Orrù, in appello si sono visti ridurre sensibilmente le condanne, per la riqualificazione dei reati in tentata estorsione: 2 anni e sei mesi, per uno dei tre un’aggiunta di pena di 15 giorni di reclusione.

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