Uffici postali chiusi a Rimini, no di Guaitoli ed Erbetta: "Per anziani, viaggi della disperazione per ritirare la pensione"

Manuela Guaitoli (Pd) e Mario Erbetta (Forza Italia) contrari alle chiusure degli uffici postali della Gaioifana, di Corpolò e Vergiano

A cura di Redazione
22 dicembre 2024 12:28
Uffici postali chiusi a Rimini, no di Guaitoli ed Erbetta: "Per anziani, viaggi della disperazione per ritirare la pensione" -
Condividi

Forze politiche in mobilitazione per la decisione di Poste Italiane di chiudere, dal 20 gennaio, i tre uffici postali di Corpolò, Vergiano e della Gaiofana.

Manuela Guaitoli, consigliera comunale di Rimini, rilancia le preoccupazioni dei cittadini a fronte delle rassicurazioni di Poste Italiane. La distanza limitata dal punto di vista chilometrico, rileva Guaitoli, è comunque una criticità per tanti anziani che non hanno automezzi o non guidano più; e l’utilizzo del trasporto pubblico implica ulteriori costi.

Guaitoli si auspica che si possa attivare “un dialogo e un confronto con Poste Italiane al fine di individuare ogni soluzione utile a risolvere tale criticità”, mentre come fatto dal deputato Dem Andrea Gnassi, la consigliera non risparmia critiche verso Domenica Spinelli di Fratelli d’Italia: “Preoccupa e delude che la Senatrice Spinelli giustifichi e avvalli la decisione di Poste Italiane, un’impresa pubblica posseduta maggioritariamente dal Mef e da Cassa depositi e prestiti, la cui scelta aziendale crea problematiche e disagi nei nostri territori”.

Argomentazioni simili a Guaitoli arrivano da Mario Erbetta di Forza Italia. In particolar modo l’esponente di centrodestra si sofferma nuovamente sul “destino” dell’ufficio della Gaiofana, “zona di Rimini in piena espansione, dove abitano oltre 3000 persone ed essendo sulla via Montescudo è una zona molto frequentata da chi percorre quotidianamente la provinciale”.

E lo stesso Erbetta è perplesso per “le giustificazioni date da Poste Italiane alla senatrice Spinelli” che “minimizzano il grave disagio che sopporterebbe la popolazione anziana“.

“Dire che l’ufficio postale del Gross e solo a 6 km o a15 minuti di autobus – dice Erbetta – vuol dire nascondersi dietro un dito, dato che questi anziani, la maggior parte non automuniti, dovrebbero o elemosinare un passaggio o utilizzare i mezzi pubblici, di cui si discute tutti i giorni per il taglio delle corse per la carenza del personale, che comunque non portano fino alla posta del Gross. In pratica un anziano per prendere la sua pensione dovrebbe prendere l’autobus, fermarsi alle porte del Gross, fare a piedi il lungo tratto per le poste (che si trovano all’altra entrata lato mare), tornare indietro e riprendere un autobus”.

Erbetta ironicamente parla di “Viaggio della disperazione con l’alto rischio di vedersi derubati nel tragitto e perfino sugli autobus”.

“La giustificazione che anche le banche stanno chiudendo uffici – conclude Erbetta, concordando con la posizione di Guaitoli – non è rapportabile all’ente posta che non è una banca ma per di più è una società a partecipazione statale e pertanto non può non considerare la funzione sociale che i suoi uffici hanno sui piccoli territori”. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social