Un angolo di Bologna che sfida il tempo | Le due torri nascondono un mistero inquietante
Scopri le leggende e le curiosità delle Due Torri di Bologna, simboli storici dell'Emilia-Romagna che affascinano da secoli.

Nel cuore pulsante di Bologna, svettano le maestose Due Torri: la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda. Queste strutture, risalenti al XII secolo, non sono solo capolavori dell'architettura medievale, ma custodiscono leggende affascinanti e curiosità che le rendono uniche nel panorama italiano. Simboli indiscussi della città e testimonianze viventi della sua storia, le Due Torri continuano ad affascinare residenti e visitatori.
La leggenda degli Asinelli
La Torre degli Asinelli, con i suoi 97,20 metri di altezza, è la torre medievale pendente più alta d'Italia. Secondo una leggenda popolare, un giovane contadino, grazie all'aiuto dei suoi due asinelli, scoprì un tesoro nascosto sotto terra. Con questa fortuna, riuscì a costruire la torre per conquistare l'amore di una nobildonna, dimostrando così il suo valore e la sua determinazione.
La Garisenda e Dante Alighieri
La Torre Garisenda, più bassa ma con una pendenza più accentuata, ha ispirato persino Dante Alighieri, che la menzionò nel Canto XXXI dell'Inferno per descrivere il gigante Anteo. Originariamente alta circa 60 metri, fu ridotta a 48 metri a causa di cedimenti strutturali.
Curiosità
Una superstizione diffusa tra gli studenti dell'Università di Bologna sostiene che salire sulla Torre degli Asinelli prima della laurea porti sfortuna, rischiando di non completare gli studi. Per questo motivo, molti evitano la salita fino al giorno della proclamazione.
