Un borgo medievale nel cuore dell’Emilia-Romagna che custodisce storie incredibili
Scopri Monteveglio, borgo medievale del bolognese nel Parco regionale, con l’abbazia di Santa Maria e una curiosa storia imperiale.

Monteveglio
Sulle colline di Valsamoggia, in provincia di Bologna, si erge Monteveglio, un borgo che conserva ancora oggi il fascino intatto del medioevo. Dominato dall’Abbazia di Santa Maria Assunta, fondata intorno al 1092, Monteveglio rappresenta uno dei luoghi più significativi della storia locale: qui si intrecciano vicende di vescovi, imperatori e comunità monastiche che hanno segnato profondamente la spiritualità e l’arte del territorio. Il borgo è immerso all’interno del Parco regionale dell’Abbazia di Monteveglio, istituito nel 1995, che tutela un’area naturale ricca di vigneti, calanchi e boschi collinari. Passeggiare per le sue strade lastricate significa fare un salto indietro nel tempo, tra torri medievali, mura e scorci panoramici che dominano la valle del Samoggia.
L’abbazia e la storia imperiale
Il simbolo di Monteveglio è senza dubbio la chiesa abbaziale, che secondo la tradizione fu fondata per celebrare la vittoria della contessa Matilde di Canossa contro l’imperatore Enrico IV. Questo episodio si inserisce nel quadro più ampio della lotta per le investiture, e l’abbazia divenne ben presto un importante centro religioso e politico. L’edificio conserva ancora oggi elementi romanici di grande pregio, come il portale e le absidi, e custodisce opere d’arte che testimoniano secoli di storia. La sua posizione strategica sul colle rese Monteveglio un baluardo fondamentale nelle difese dell’Appennino bolognese, tanto che ancora oggi le mura medievali raccontano storie di assedi e resistenze.
Curiosità
Una curiosità affascinante è legata proprio alla figura di Matilde di Canossa: a Monteveglio fu custodito per secoli un sigillo attribuito alla contessa, usato nei documenti monastici come simbolo di autorità e protezione. Questo reperto, oggi conservato, è una delle rare testimonianze materiali che collegano direttamente la grande signora medievale al borgo. Un dettaglio che aggiunge un’aura di leggenda al fascino dell’abbazia e delle sue origini.