Un borgo medievale sospeso tra Romagna e Toscana: qui troverai i curiosissimi "tre ponti"

Portico e San Benedetto, borgo dell’Emilia Romagna: storia dei tre ponti sul fiume Rabbi, capolavoro di ingegneria medievale.

A cura di Redazione
03 settembre 2025 14:00
Un borgo medievale sospeso tra Romagna e Toscana: qui troverai i curiosissimi "tre ponti" - Foto: Zitumassin/Wikipedia
Foto: Zitumassin/Wikipedia
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Un borgo tra monti e fiumi dell’Appennino romagnolo

Portico e San Benedetto è un comune dell’Appennino forlivese, in Emilia Romagna, situato lungo il fiume Rabbi e noto per i suoi tre ponti medievali che collegano i nuclei storici di Portico, San Benedetto in Alpe e Bocconi. La posizione del borgo, a metà strada tra Forlì e Firenze, lo rese un punto di passaggio obbligato lungo antichi itinerari come la Via degli Dei e percorsi di pellegrinaggio diretti ai santuari dell’Appennino.

I ponti, costruiti in epoche diverse tra l’XI e il XV secolo, rappresentano un raro esempio di architettura civile medievale sopravvissuta pressoché intatta: furono fondamentali per i collegamenti tra la Romagna e la Toscana e per il commercio di legname e lana provenienti dalle foreste casentinesi.

I tre ponti sul Rabbi: funzione e caratteristiche

I tre ponti principali sono:

  • Ponte della Maestà: situato nella frazione di Bocconi, è caratterizzato da un’ampia arcata in pietra a tutto sesto e da una cappelletta votiva posta a protezione dei viandanti.
  • Ponte della Brusia: collega le due sponde del fiume nel centro storico di Portico; si distingue per le dimensioni più ridotte e per l’uso massiccio di pietra locale.
  • Ponte di San Benedetto: conduce all’antico monastero benedettino e rappresentava l’accesso principale per chi percorreva i sentieri montani verso la Romagna toscana.

Tutti e tre i ponti furono realizzati in pietra arenaria, con tecniche costruttive che sfruttavano le risorse del territorio e l’abilità delle maestranze locali. Nonostante le numerose piene del Rabbi e i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, sono giunti fino a noi quasi integri grazie a restauri conservativi successivi.

Curiosità: il monastero e Dante Alighieri

A pochi chilometri dal borgo, nella frazione di San Benedetto in Alpe, sorge l’antico monastero benedettino che, secondo alcune testimonianze storiche, fu visitato anche da Dante Alighieri durante il suo esilio fiorentino. Il poeta avrebbe potuto trarre ispirazione per alcuni paesaggi descritti nella Divina Commedia proprio dalle gole del Rabbi e dai boschi circostanti, oggi parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

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