Un cammino che racconta più di quanto immagini | Borgo di Brisighella tra storia e leggende dimenticate
Scopri Brisighella (RA): le Vie degli Asini tra storia, gesso, torri medievali e una Festa Medievale spettacolare nel cuore dell’Emilia‑Romagna.

Incorniciato dalle suggestive colline dell’Appennino tosco-romagnolo, il Borgo di Brisighella (RA) è un gioiello medievale che incanta visitatori di tutta Emilia-Romagna. Tra i suoi tesori, spiccano le celebri Vie del Borgo, conosciute anche come Via degli Asini o Via del Borgo, un passaggio sopraelevato unico nel suo genere, costruito nel XIV secolo come camminamento di difesa e oggi ancor più famoso per le sue origini ligate alla pietra, agli asini e ai gessi locali. Ma non è tutto: tra torri, rocche, affreschi e antichi mestieri, Brisighella cela curiosità inaspettate, rendendolo un borgo dai mille volti, capace di sorprendere anche gli ospiti più navigati.
Le Vie degli Asini: difesa, gesso e birocce medievali
La Via del Borgo si sviluppa come uno stretto camminamento coperto, a una ventina di metri sopra il livello stradale, poggiato su una base rocciosa e illuminato da archi a mezzaluna, unica nel suo genere in Italia. Originariamente concepita come camminamento di ronda, difendeva il cuore del borgo ed era accessibile solo ai difensori. Successivamente, il suo basamento fu scavato per creare stalle sopraelevate e fondaci, utilizzati dai birocciai per il trasporto del gesso dalle cave: da qui il nome popolare Via degli Asini, in riferimento agli asinelli impiegati nel trasporto.
Proprio sotto la via, si aprivano cameroni scavati nel gesso naturale, dove le birocce venivano ricoverate, mentre gli abitanti vivevano nei piani superiori. L’ingresso, attraverso la suggestiva Porta delle Dame, trae nome dall’usanza delle signore del borgo di accogliere viaggiatori e forestieri nei primi tempi. Una lapide ricorda anche i fratelli cardinali Cicognani, nati proprio in questo quartiere, a sottolineare la rilevanza storica della strada.
Rocca, torri e tradizioni tra le vie medievali
Il borgo è sorretto da tre “colli”: la Rocca Manfrediana (costruita nel 1310 da Francesco Manfredi), il Santuario del Monticino e la Torre dell’Orologio, rifatta nel 1850 dopo un terremoto. La Rocca, nota anche come “dei Veneziani”, custodisce oggi il Museo l’Uomo e il Gesso, che ripercorre la storia dell’estrazione del gesso, dal Medioevo a oggi.
A fianco del borgo sorge il Teatro Maria Pedrini, aperto nel 1832, intitolato al celebre soprano nativa locale, oggi perfettamente conservato nel cuore del centro storico. Lungo le strade si respira vita medievale: botteghe artigiane, grotte scavate nel gesso (Centro Visite Ca’ Carnè) e sentieri nel Parco della Vena del Gesso Romagnola con doline, abissi e panorami mozzafiato.
Curiosità
Durante la Festa Medievale della Rocca, che si tiene ogni inizio giugno, il borgo rivive scene di vita d’epoca: figuranti in abiti storici, scene di vita tradizionale, scontri con spade e duelli ad arco. La festa si conclude con un grande spettacolo pirotecnico dall’alto della Rocca, rendendo Brisighella non solo un borgo da visitare, ma un vero balzo nel passato.