Un capolavoro di pietra sul Savio, testimone di un millennio: incredibile opera del cesenatico
Il Ponte di San Martino a Cesena, capolavoro medievale del X‑XI secolo, custodisce una storia unica che pochi conoscono!

Un ponte millenario che sfidò il tempo e le guerre
Nel cuore della Romagna, a Cesena, sorge il Ponte di San Martino, uno dei manufatti medievali più antichi ancora in uso in Italia. Costruito tra il X e l’XI secolo, il ponte rappresentava un passaggio strategico sul fiume Savio, collegando la via Emilia ai valichi appenninici verso la Toscana.
Realizzato in pietra arenaria, era composto da cinque arcate a tutto sesto che hanno resistito a secoli di piene fluviali e persino ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, venendo restaurato ma mai demolito. Questa resilienza lo rende un raro esempio di ingegneria medievale ancora visibile nel paesaggio urbano di Cesena.
Architettura e particolarità: il primato dimenticato
Il Ponte di San Martino non è solo antico: è uno dei pochi ponti italiani di epoca altomedievale sopravvissuti con struttura originaria quasi intatta. Le sue proporzioni e la tecnica costruttiva testimoniano la transizione dalle tecniche romane a quelle romaniche, con un uso sapiente di blocchi squadrati e malte resistenti.
La curiosità? È tra i pochissimi ponti di quel periodo ancora carrabili in Emilia-Romagna: per secoli ha sopportato non solo il passaggio di pellegrini e mercanti, ma anche di carri e bestiame diretti verso il porto di Cesenatico e le fiere di Toscana e Romagna.
Curiosità: luogo di rievocazioni storiche
Oggi, il ponte non è solo una testimonianza architettonica: è protagonista di rievocazioni medievali organizzate nel centro storico di Cesena, che includono visite guidate e percorsi dedicati al commercio medievale e ai pellegrinaggi lungo la via Romea Germanica.