Un nuovo libro su Tonino Guerra scritto dalla sua biografa ufficiale Rita Giannini
Un nuovo libro sul maestro: "Tonino Guerra. Il sorriso della terra", presentato giovedì 21 marzo alle 20.30 a Santarcangelo

Un nuovo libro sul maestro Tonino Guerra, a cura di Rita Giannini, sarà presentato giovedì 21 marzo alle 20.30 a Santarcangelo, alla Biblioteca Baldini, nella giornata in cui si celebra l’anniversario di morta del poeta, che cade nella giornata mondiale della poesia.
“Tonino Guerra. Il sorriso della terra” di Rita Giannini, appena pubblicato da Pazzini è una biografia ampia e dettagliata, figlia della vicinanza pluridecennale al maestro Guerra da parte di colei che ha lungamente collaborato con lui ed è sua biografa ufficiale.
Rita Giannini lo ha seguito nel tempo e accompagnato in un tratto della sua lunga vita. Grazie a una paziente raccolta di testimonianze e attraverso gli infiniti scritti su di lui, l’autrice propone un ritratto del genio poetico dell’immaginazione e del sogno, che scorre, per coinvolgimento e innamoramento, fluido fino all’ultima parola.
Dal volume emerge come pochi letterati rappresentano in modo diretto la loro terra come Tonino Guerra: il mondo contadino gli è rimasto nelle rughe del volto, nel sorriso appena accennato, mai euforico, nel suo essere controcorrente senza urlarlo. Un poeta e anche un artista che ha portato la sua poesia in tutto ciò che ha fatto dal cinema, al teatro, all’arte figurativa, al paesaggio.
“Guerra – evidenzia la Giannini – non può e non deve essere dimenticato, e spero che questo libro contribuisca a tenere viva l’attenzione su di lui, la sua opera è un lascito fondamentale per lo sguardo verso il mondo e l’attualità del suo pensiero anticipatore di tanti temi oggi al centro del dibattito”.
“L’importanza della sua figura autorale – prosegue la scrittrice – è riconosciuta nel mondo per aver recuperato e aggiornato la narrazione orale dell’epica classica con dentro l’esaltazione non degli eroi ma dei contadini, degli uomini semplici e della natura alla maniera orientale, utilizzando in modo innovativo quale capostipite la lingua madre, a cui ha ridato dignità e autenticità rendendola lingua della poesia al pari di quella sovraregionale”.