Un posto dove il tempo sembra fermarsi | Il borgo riminese citato anche da Dante
Scopri San Leo: rocca, prigioni di Cagliostro, mito del Montefeltro e spirituale Pieve, tra misteri e capolavori medievali.

Nel cuore della Valmarecchia, arroccato a 583 m su un mastodontico sperone roccioso, sorge San Leo, uno dei borghi più affascinanti dell’Emilia-Romagna. Incastonato tra storia, arte e potere militare, questo borgo fortificato ha servito da roccaforte, carcere e persino prigione per figure leggendarie. Scopriamo insieme i suoi segreti, tra mura medievali e atmosfere da film.
Storia millenaria e trofei del potere
San Leo, già noto come Montefeltro, vanta origini antiche: edifici romani furono il primo nucleo, poi conteso da Longobardi, Bizantini e Goti. Nel 961 fu teatro dell’assedio di Berengario II da parte di Ottone I.
Nel XV secolo il celebre Federico da Montefeltro affidò l’ampliamento dell’imponente Fortezza Rinascimentale all’ingegnere Francesco di Giorgio Martini, trasformando la rocca in una vera meraviglia della difesa d’avanguardia.
Nel 1502 cadde nelle mani di Cesare Borgia, ma nel 1631 passò allo Stato Pontificio, diventando una prigione. Tra i carcerati famosi spiccano Felice Orsini e l’alchimista Cagliostro, rinchiusi nella celebre "cagliostrina", una cella-prigione simile a un pozzo.
Monumenti e curiosità da scoprire
La Rocca di San Leo domina la vallata con i suoi torrioni e il mastio medievale, oggi trasformati in museo storico e d’armi .
Accanto sorge la Pieve di Santa Maria Assunta, chiesa carolingia del IX–X secolo, con cripta e sacello scolpiti nella roccia; custodisce un ciborio dell’882, testimoniando la cristianizzazione locale.
Passeggiando tra i vicoli acciottolati di San Leo, dichiarata da Umberto Eco "la città più bella d’Italia", si respira un’atmosfera sospesa tra mito e storia.
Curiosità
Sapevi che San Leo è citata da Dante Alighieri nel Purgatorio (Canto IV)? La sua posizione strategica e la celebre fortezza ne fecero un simbolo della potenza del Montefeltro.