Un tesoro che non tutti conoscono | La Biblioteca Gambalunga e ciò che nasconde dietro le sue mura antiche
Scopri la Biblioteca Gambalunga di Rimini, la più antica biblioteca civica d'Italia, custode di un patrimonio culturale unico.

A Rimini sorge un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: la Biblioteca Civica Gambalunga. Fondata nel 1619 grazie al lascito del giureconsulto Alessandro Gambalunga, è riconosciuta come la prima biblioteca civica pubblica d'Italia . Ospitata nell'omonimo palazzo rinascimentale, costruito tra il 1610 e il 1614, la biblioteca è un tesoro di storia, cultura e architettura.
Un lascito per la comunità
Alessandro Gambalunga, nato a Rimini nel 1564, fu un uomo di grande cultura e visione. Nel suo testamento del 1617, destinò la sua vasta collezione di libri e il palazzo di famiglia al Comune di Rimini, con l'intento di creare una biblioteca aperta a tutti i cittadini . Alla sua morte, nel 1619, la biblioteca fu ufficialmente inaugurata, diventando un simbolo di accesso libero alla conoscenza.
Un patrimonio inestimabile
La Biblioteca Gambalunga custodisce oltre 325.000 volumi, di cui circa 60.000 antichi, tra cui 382 incunaboli, 5.000 cinquecentine e 1.350 codici . Tra i tesori più preziosi si annoverano manoscritti miniati, opere rare e documenti storici di inestimabile valore. Le sale storiche, arredate con eleganti scaffalature in noce e impreziosite da mappamondi del XVII secolo, offrono un'atmosfera unica che affascina studiosi e visitatori.
Una curiosità affascinante
Una delle sale più suggestive è la Sala des Vergers, allestita nel 1938 per ospitare la collezione dell'antichista francese Adolphe Noël des Vergers. Questa sala non solo conserva preziosi manoscritti, ma rappresenta anche un ponte culturale tra l'Italia e la Francia, testimoniando l'internazionalità del sapere custodito nella Gambalunga