Un volume sulla storia di Rimini donato a tutti i pazienti dell'ospedale: la bella donazione dell'editore
Donazione dell’editore Nfc: "Io, Rimini" racconta la storia e l'anima della città
Il volume "Io, Rimini" in dono per Natale a tutti i pazienti degenti dell'Ospedale Infermi. Ecco, sintetizzata in un’istantanea (proprio come le foto che impreziosiscono l’opera), l’iniziativa “Un libro che cura e che si prende cura”, illustrata nell’aula Michelangelo dell’ospedale Infermi di Rimini, con i dettagli della donazione da parte dell’editore Nfc di un libro che, con uno spaccato di settanta anni (dal 1950 al 2020) racconta l'anima e la storia della nostra città. La cerimonia di ringraziamento è culminata nella donazione dei volumi da parte dell’editore Amedeo Bartolini e dei curatori Nicola Gambetti e Maurizio Bonora ad alcuni professionisti che lavorano nell’ospedale riminese: in particolare erano presenti Carlo Biagetti (Direttore Dipartimento Medicine Specialistiche), Salvatore Tarantini (Direttore Chirurgia Vascolare), Irene Papa (in rappresentanza dell’area materno-infantile) e Francesco Sartini (Direttore Dipartimento Salute Mentale).
“In questo libro c’è davvero la storia di Rimini dagli anni Cinquanta ad oggi, una storia non banale, visto che la nostra città è stata devastata dai bombardamenti della Guerra Mondiale, una delle più danneggiate in Italia, ma ha saputo rialzarsi in modo straordinario grazie allo spirito della gente. I riminesi si sono rimboccati le maniche inventandosi il modello turistico ‘democratico’, visto che sullo stesso mare e sulle stesse spiagge convivevano gli industriali e pure i loro operai. Un modello diventato di massa e che Rimini ha saputo interpretare al meglio nelle sue evoluzioni, passando per i ruggenti anni Ottanta che abbiamo avuto la fortuna di vivere da adolescenti. Sfogliando questo libro, veramente ben fatto, ho ritrovato tanti pezzi della mia vita, come sarà sicuramente capitato pure a voi. E quindi grazie a chi ha reso possibile questo omaggio alla nostra città”, commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad.
Francesca Raggi, Direttrice presidio ospedaliero Rimini, aggiunge: “Un momento importante per noi per celebrare un dono di grande valore, non soltanto per i pazienti dell’ospedale ma per l’intera città, perché questo libro è un riconoscimento di quello che Rimini è stata nel corso dei decenni del secolo scorso. Ripercorrendo questa storia, si sbloccheranno dei ricordi e si accenderà il cuore perché facciamo parte di un patrimonio di memoria, in cui si riconosceranno sia i riminesi che qui sono a casa sia coloro per i quali questa città è sempre stata la meta di vacanze, a volte realizzate e a volte solo sognate. Esprimo un sincero ringraziamento all’editore che ha deciso di donare una copia a tutti le persone ricoverate in ospedale per Natale”.
Ha preso poi parola l'editore Amedeo Bartolini: “L’idea è nata nel periodo del lockdown, quando non si poteva fare nulla. Il libro nasce da un appunto che mi ero fatto allora, io che non sono riminese, scrivendo alcune suggestioni che si sono tramutate in progetto in occasione dei 15 anni di attività della nostra agenzia e casa editrice. Ovvero mettere insieme settanta anni di vita e di cambiamenti, di una città che non si è mai fermata e ha saputo ricostruirsi dopo la devastazione dei bombardamenti ma che più o meno ogni cinque anni si reinventa. La decisione della donazione arriva come ringraziamento a una città che mi ha accolto, dove anche chi viene da fuori non si sente appoggiato lì ma parte di una comunità e di una città”.
Chiosa Nicola Gambetti, presidente Rimini Sparita e co-autore del libro: "Da 13 anni come associazione di volontariato ci occupiamo di valorizzare il patrimonio iconografico in particolare della città. Per questi motivi io e Maurizio Bonora siamo stati coinvolti nella curatela di questo volume, progetto destinato a chi cura e a chi si prende cura in toto. L’opera prevede un excursus dal 1950 al 2020 sulla nostra città e ogni decennio è contraddistinto dall’abbinamento fra un narratore principale, che dà una sua interpretazione personale come suggerisce il titolo, e un fotografo, utilizzando una carta particolare che valorizza le immagini. Ci tengo a sottolineare che non è libro che guarda solo al passato in maniera nostalgica o malinconica, ma che apre un ponte verso il futuro: Rimini è una città in continua evoluzione e il sentimento che emerge da quest’opera è proprio di una spinta verso il domani. Nel volume emergono appunto le anime diverse di Rimini, però si percepisce costantemente un senso di coralità, sia tra gli autori dei testi che nelle immagini, strettamente legate anche ai fatti di cronaca. E’ come una macchina del tempo sulla nostra città, e credo sia il merito principale di questo volume. A breve inizieremo a lavorare a degli ‘spin off’ successivi perché è impossibile sintetizzare settanta anni di storia di Rimini in 250 pagine, comunque si tratta di un bel prodotto da leggere e da regalare”.
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