Altarimini

Una meraviglia che pochi conoscono | Il Duomo con un'incredibile storia dietro il romanico emiliano

Scopri il Duomo di Fidenza: basilica romanica sulla Via Francigena, capolavoro dell’Antelami e crocevia per i pellegrini medievali.

A cura di Redazione
29 giugno 2025 15:00
Una meraviglia che pochi conoscono | Il Duomo con un'incredibile storia dietro il romanico emiliano - Foto: Parma1983/Wikipedia
Foto: Parma1983/Wikipedia
Condividi

Nel cuore dell’Emilia-Romagna, il Duomo di Fidenza — noto anche come Cattedrale di San Donnino — emerge come uno dei più straordinari esempi di romanico emiliano-lombardo. Situato lungo la storica Via Francigena, fu tappa obbligata per i pellegrini medievali diretti a Roma, e custodisce intatte le opere scultoree della celebre bottega di Benedetto Antelami.

Il romanico sul cammino dei pellegrini

Il Duomo, edificato tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, sorge sulle spoglie del martirio di San Donnino, martire romano, e incorpora un'antica chiesa paleocristiana del IV secolo
monasteriemiliaromagna.it. La facciata a capanna, caratteristica del romanico, è cinta da due torri gemelle in arenaria — la torre del Trabucco e quella del Folletto o delle Cicogne.

Gli intricati bassorilievi e sculture scolpiti dalla scuola di Antelami narrano storie bibliche e agiografiche, tra le quali spiccano la Madonna della Vita e l’evocativa figura del pellegrino Raimondinus che indica la via verso Roma sul protiro.

Navata centrale
Parma1983/Wikipedia
Navata centrale

Simbolo della via Francigena e arte scolpita

Il Duomo rappresentava un vero e proprio "libro di pietra" per i pellegrini lungo la Via Francigena, offrendo immagini sacre e consigli morali scolpiti sulla facciata. La presenza dei rilievi scolpiti da Antelami conferisce alla cattedrale un valore artistico e culturale senza pari: scene del Vecchio e Nuovo Testamento, figure allegoriche e storie medievali formano un complesso visivo unico nel suo genere.

Curiosità

Forse non tutti sanno che il Duomo di Fidenza non fu completato: la parte alta della facciata, infatti, è rimasta volutamente incompiuta per ricordare le travagliate vicende politiche e militari che coinvolsero la città nel XIII secolo, offrendo così una testimonianza architettonica unica della sua storia

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social