Una roccaforte che ha fatto la storia | Castello di Montegridolfo tra leggende e verità
Il Castello di Montegridolfo (Rimini): roccaforte malatestiana, distrutta e ricostruita integralmente. Segreti reali, museo bellico e Victoria Cross.

Nel cuore delle colline della Valconca, tra Rimini e le Marche, sorge il Castello di Montegridolfo, una roccaforte medievale semidistrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e restaurata filologicamente fra il 1988 e il 1994. Oggi si erge come perfetta sintesi tra storia, natura e modernità, custode di segreti e curiosità sorprendenti.
Un gioiello malatestiano tra distruzione e rinascita
Commissionato nel XIV secolo da Galeotto Malatesta, il castello fu costruito come baluardo tra feudi malatestiani e montefeltresi, con robuste mura, torrioni e un borgo medievale al suo interno. Nel 1336 fu quasi raso al suolo a opera di Ferrantino Novello, ma appena cinque anni dopo riconquistato e ricostruito da Galeotto e Malatesta Guastafamiglia con un piano urbanistico pensato per rinforzarlo, includendovi mura più alte e quattro torrioni. Nel 1944, il castello fu oggetto di aspri combattimenti durante l’avanzata alleata oltre la Linea Gotica.
Nel 1988 iniziò un restauro filologico scrupoloso, finanziato da Comune, Regione Emilia-Romagna, imprenditori locali come Alberta Ferretti, che portò alla riapertura nel giugno 1994. Custodisce oggi mura a scarpa, fossati, una torre dell’orologio del 1338 e un borgo autentico.
Segreti nascosti
Il Museo della Linea dei Goti, situato alle spalle del castello, conserva reperti bellici, testimonianze di postazioni tedesche e oggetti ritrovati durante le battaglie del 1944
All’interno, Palazzo Viviani – che ingloba l’antica rocca – ospita dodici stanze, fra cui la “Grotta Azzurra” e la torre campanaria con porta d’accesso. Il borgo è attraversato da tre vie parallele: Via Roma (la principale), mura nord e sud.
Un segreto sorprendente: nel borgo non si registrano leggende di fantasmi o tesori nascosti. La sua vera magia sta proprio nella storia "reale e tangibile", senza mitologie. Il borgo parla attraverso pietre, architetture e musei, senza bisogno di leggende inventate .
Curiosità
Nel giugno 1944 una carriera eccezionale: al Tenente Gerard Ross Norton dell’VIII Armata britannica fu conferita la Victoria Cross proprio per il coraggio dimostrato durante l’avanzata che liberò Montegridolfo oltre la Linea Gotica.